Regione Lombardia, il rimpasto della
Giunta Maroni tra dicembre e gennaio
di Alessandro Franzi
Al di là della data, quello che si profila come il secondo rimpasto in meno di due anni vede sul tavolo della trattativa intrecciarsi la sfida ben più delicata per il futuro del centrodestra, anche a livello nazionale. Il fine settimana è servito infatti alla coalizione che sostiene Maroni per mettere a punto strategie. In Regione, l'intesa è che si andrà a rimescolare le deleghe di una manciata di assessorati per venire incontro alle richieste di Forza Italia, che punta a una maggiore rappresentanza in Giunta, ma anche di una Lega salviniana convinta che occorra una marcia in più nell'azione amministrativa. Il toto-nomine è sempre lo stesso, con il suggello dato ad Arcore da Silvio Berlusconi.
Per Forza Italia in probabile uscita gli assessori alla Casa, Paola Bulbarelli, e alle Infrastrutture, Alberto Cavalli; in ascesa il sottosegretario all'Expo, Fabrizio Sala, forse assessore; probabili new entry i milanesi Giulio Gallera e Fabio Altitonante. Per la Lega, è quello del consigliere pavese Angelo Ciocca l'unico nome dato vicino a una promozione in sostituzione di un assessore del suo movimento. Se Pd e 5 Stelle continuano a descrivere la maggioranza concentrata più sulle poltrone che sulle risposte ai cittadini, il centrodestra guarda anche a un'altra prospettiva politica. Lo stesso Berlusconi ha chiesto unità di tutte le forze anche a livello nazionale, per rimettere insieme Lega e Ncd. Ma è stato proprio Maroni a rispondergli: a giudizio del governatore, il futuro della coalizione è la Lega.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Novembre 2014, 11:42
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