Rai, nuove nomine: c'è anche la Bignardi.
Ira dei sindacati: "Troppi esterni, vergognoso"

Rai, nuove nomine: c'è anche la Bignardi. Ira dei sindacati: "Troppi esterni, vergognoso"

di Valeria Arnaldi
È una Rai più giovane, più “rosa” e forse anche meno scontata quella immaginata e, soprattutto, ripensata dall’ad Antonio Campo dall’Orto che, ieri, ha annunciato a sorpresa i nomi dei nuovi direttori di rete, che saranno ufficializzati oggi nel Cda.

Andrea Fabiano da vicedirettore passa a direttore di RaiUno: non ancora 40enne, sarà il più giovane direttore della storia della rete. La fondatrice della società di produzione Magnolia, Ilaria Dallatana, sarà il direttore di Rai Due. Al femminile anche la guida di Rai Tre affidata a Daria Bignardi, che nel curriculum vanta pure la conduzione del Grande Fratello. Passa da Rai Due a Rai 4 il direttore Angelo Teodoli. Gabriele Romagnoli diventa direttore di Rai Sport. «Competenza, esperienza e merito» sono i criteri che Dall’Orto afferma di aver seguito nella scelta del team dirigenziale.

I sindacati, però, non ci stanno. Usigrai parla di “schiaffo” contro chi lavora in Rai: “Nei fatti una sonora sfiducia e delegittimazione di tutti i dipendenti della Rai. Se fossero veri i nomi che saranno proposti al Consiglio di Amministrazione, saremmo di fronte a un fatto grave. Salvo l'eccezione di Rai1, l'ennesima infornata di esterni». Campo Dall'Orto è stato sentito in audizione in Commissione di Vigilanza: «Abbiamo agito in modo tale che il rinnovamento sia basato sulle competenze. Questi nomi sono la chiara espressione delle nostre ambizioni». Rimangono in sospeso (ma sono probabili) le nomine di Giancarlo Leone come coordinatore editoriale dell’offerta di tutte le reti e di Antonio Marano a Rai Pubblicità.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2016, 09:39
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