M5S, Casaleggio scioglie lo staff di Messora a
Bruxelles in polemica con gli europarlamentari
Come apprende l'AdnKronos, quindici persone in tutto -tra giornalisti, videomaker, grafici, fotografi- assunte a inizio luglio, dopo appena tre mesi, dovrebbero fare le valigie e tornare a casa. Messora, intercettato dall'Adnkronos, si trincera dietro un «no comment».
Il gruppo comunicazione, stando alle regole dei 5 Stelle, è affidato ai vertici del Movimento, dunque a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, e pagato attraverso il fondo per i collaboratori. Gli europarlamentari M5S, inoltre, avrebbero dovuto devolvere 1.000 euro al mese per il funzionamento del gruppo. Ma qualcosa è andato storto. Tra Messora e gli eletti non è mai corso buon sangue.
A qualcuno dei 17 europarlamentari, inoltre, la regola che prevede di affidare la comunicazione a un gruppo di lavoro scelto dalla Casaleggio associati non è mai andata giù. Da qui, il braccio di ferro sui mille euro, finito in uno scontro aperto alla Casaleggio associati tra l'eurodeputato Ignazio Corrao e lo stesso Messora, consumatosi davanti agli occhi del cofondatore del Movimento.
Casaleggio, dopo varie telefonate e tentativi di mediazione, alla fine opta per la linea dura: nei giorni scorsi ha deciso di azzerare lo staff. Una scelta, di cui è al corrente anche Beppe Grillo, che non avrebbe precedenti nel Parlamento europeo, destinata dunque a fare molto rumore. Un eletto, intercettato dall'Adnkronos, assicura che i 15 non andranno tutti a casa: «valuteremo i curricula e terremo i migliori - dice - ma bisogna tagliare i costi e allontanare le persone che non hanno lavorato bene. E prima di fare ciò, occorre sciogliere l'intero gruppo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 19:43
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