Governo, Delrio alle Infrastrutture. Regionali:
Toti candidato in Liguria ed è subito gaffe

Governo, Delrio alle Infrastrutture. Regionali: ​Toti candidato in Liguria ed è subito gaffe

di Alessandra Severini
ROMA - Per ora va a posto solo il primo tassello del rimpasto di governo. Graziano Delrio diventa ministro delle Infrastrutture in sostituzione del dimissionario Maurizio Lupi. Lo aspetterà un impegno gravoso, primo fra tutti allontanare le ombre e i sospetti di corruzione che si addensano su Porta Pia. Poi accelerare il lavoro sui dossier aperti: dalla riforma del Codice degli appalti all'Expo di Milano.





Lui, che non ha mai perso la concretezza da sindaco, preferisce parlare più che di Grandi opere, di opere “utili alla comunità”. Il premier gli fa gli auguri su twitter: «Buon lavoro a un amico vero e prezioso compagno di strada». Anche Renzi dovrà affrontare l'impegnativo compito del rimpasto. Deve scegliere la persona che sostituirà il fidatissimo Delrio come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e poi sciogliere il nodo sul nuovo incarico da attribuire al Nuovo centrodestra nel governo. Ncd accetterebbe gli Affari regionali ma vuole anche la delega sui fondi europei che il premier intende invece tenere a Palazzo Chigi.



Silvio Berlusconi intanto si trova a fare i conti le faide interne al partito. Per ora l'obiettivo è chiudere le alleanze in vista delle regionali. In Veneto, Forza Italia appoggerà la candidatura del leghista Luca Zaia, mentre in Campania potrebbe stringere l'intesa con l'ex delfino Alfano (e la neutralità del Carroccio) per appoggiare il governatore uscente Stefano Caldoro. In Liguria, i leghisti si sono ribellati all'intesa Berlusconi-Salvini sulla candidatura di Giovanni Toti, consigliere politico del Cav. Lui ci ha messo anche del suo ed è stato tempestato di critiche sul web per aver collocato la cittadina piemontese di Novi Ligure in Liguria. È certo però che fra gli azzurri, dopo le regionali, si arriverà alla sfida finale fra i nuovi fedelissimi del Cav e la vecchia guardia, che poco gradisce il ricambio generazionale desiderato dal leader.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2015, 11:53
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