Milano, addio allagamenti del Seveso. Presentato il progetto: "Lavori finiti entro il 2016"

Il fiume più inquinato d’Italia non farà più paura. Dopo un secolo e mezzo d’allagamenti al Niguarda - 350 in 140 anni - è infatti pronto il piano d’interventi anti-esondazione del Seveso. Si chiama «Acque pulite, acque sicure» ed è un intervento da 200 milioni di euro. Via libera alla depurazione delle acque dal costo di 90 milioni e alla costruzione, entro il 2016, di una batteria di 5 vasche di laminazione da 110 milioni nei Comuni di Senago, Paderno, Varedo, Lentate e Milano, nella zona del Parco Sud.





Un maxi-investimento suddiviso fra Palazzo Marino (20 milioni), Regione Lombardia (10) e governo, che assicura la quota restante. Infine, i costi di manutenzione: circa 450mila euro all’anno. Ieri, l’annuncio ufficiale da Erasmo D’Angelis, responsabile della missione contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi (#italiasicura): «Apriamo la stagione dei cantieri dopo aver discusso 30 anni sulle possibili soluzioni e non si bloccheranno anche in caso di ricorsi. È quanto prevede il Salva Italia». Siamo alla svolta. Non importa che a Senago troneggi ancora lo striscione «No alle vasche»: «La campanella è suonata e passeremo ai fatti - assicura D’Angelis - daremo spazio alla partecipazione dei cittadini, perché verranno fornite informazioni sui lavori, sui tempi di realizzazione, sull’impatto».



Si parte proprio dalla vasca principale, quella di Senago: il progetto definitivo sarà ultimato a fine mese, le ruspe saranno al lavoro da giugno 2015 per terminare un anno dopo. E in contemporanea partiranno i cantieri delle altre quattro opere. Massima attenzione per alleggerire l’impatto ambientale: non si parla infatti di ecomostri in cemento, ma di una sorta di laghi artificiali.

«Tutti i progetti sono migliorabili, ma nessuno può più mettere in discussione la realizzazione», assicura l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Ottobre 2014, 10:22
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