Milano, Salvini contro l'autovelox: "Serve solo
a far cassa". Maran: "Se lo facessimo a Verona?"

Milano, Salvini contro l'autovelox: "Serve solo ​a far cassa". Maran: "Se lo facessimo a Verona?"

di Simona Romanò
Strascico di proteste anti-autovelox dopo il record di Milano, capitale delle multe. E ieri i consiglieri della Lega hanno simbolicamente incappucciato l'apparecchio in viale Enrico Fermi e appeso lo striscione: Rallenta. Pisapia ti multa.





Nel mirino le contravvenzioni rilevate dai 7 occhi elettronici, accesi lo scorso 10 marzo: 64.000 la prima settimana per un importo di oltre 5 milioni. E il trend di flash è calato non oltre il 20%. «Si massacrano mille lavoratori al giorno - spiega il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini - Li mettano davanti a scuole e oratori, ma all'uscita dell'autostrada è un furto. Chiediamo una moratoria».



Non ci sta il sindaco Giuliano Pisapia che ribadisce di «non essere fiero di essere il re delle multe, ma per i comportamenti che creano insicurezza la sanzione è un deterrente». Schietto il messaggio dell'assessore alla Mobilità, Piefrancesco Maran, su facebook: «Qualcuno chieda a Salvini come mai ha fatto il cretino oscurando l'autovelox di via Fermi e non uno dei 17 di Verona, dove lui governa e dove ne installeranno altri 20? Gli si chieda anche quali azioni ha intrapreso contro l'alta velocità, quando l'incidentalità stradale è la principale causa di morte fra gli under 30?».



Insorge la Lega, con una mozione di censura per Maran, “reo” di aver usato l'appellativo «cretino». Sul caso interviene anche il segretario del sindacato dei vigili Siapol, Ernesto Cassinelli: «Non approviamo il gesto della Lega, ma spesso gli impianti sono utilizzati per far rispettare limiti assurdi». Gli fa eco Daniele Vincini del Sulpm: «Ben vengono i 30 km/h nelle vie residenziali, ma chiediamo di rivedere alcuni limiti, portando, ad esempio, da 50 a 70 in via De Gasperi, via dei Missaglia, via Novara». Replica l'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli: «Siamo disponibili a discutere, ma per noi è prioritaria la sicurezza dei cittadini e il limite di 50 tutela pedoni e ciclisti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Luglio 2014, 12:28
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