La Lonely Planet promuove Milano: è la terza migliore destinazione turistica del mondo
di Irene Soave
Terza, la città dell’Expo. Che sarà l’occasione - scrive la redattrice Lonely Planet Emily Matchar, che ha curato la voce dedicata alla città nella nuova guida Best in Travel 2015 (in libreria da domani) - «per scoprire cosa mangeremo fra 50 anni: le esposizioni universali del passato hanno fatto conoscere o reso popolari cibi oggi onnipresenti come lo zucchero filato, i coni gelato e gli hamburger». E a proposito di mangiare, oltre alla «solita» cotoletta (campo nel quale la guida assegna d’imperio il primato a un’osteria in zona Ticinese) la guida esalta il caffé in città: «Che se ne fa Milano - scrive - di Starbucks?». Infine, i negozietti di Porta Ticinese rimpiazzano in lista il Quadrilatero della moda, e i co-working, uffici condivisi in quartieri come Lambrate e Greco, le discoteche «dispersive e spersonalizzate» del centro.
«Milano costringe a cercarli, i suoi tesori», racconta Luigi Farrauto, prossimo autore di due guide dedicate al capoluogo e all’Expo in uscita a marzo. «Basta abbandonare la fretta che nello stereotipo è propria dei milanesi. Essere lenti, visitare la città nella città». Anche lui snocciola spunti: andare a caccia di palazzi liberty (non solo dietro a Porta Venezia), di milonghe clandestine, come quella di Tango Illegal che periodicamente spunta in piazza della Borsa, e di «omenoni» (che cosa sono? Lo svela la facciata del palazzo in via Omenoni 3, dietro al Duomo).
Soddisfatto il Comune: «Ci lusinga molto ma non ci sorprende. Milano infatti è negli ultimi anni sempre più meta di turisti e mantiene la fama di polo attrattivo per investimenti e nuove attività economiche», commenta l’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Ottobre 2014, 11:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA