Ferrovie Nord, le spese pazze dei manager tra ristoranti, hotel e multe: la Procura apre un'inchiesta

Trenord, le spese pazze dei manager tra ristoranti, hotel e multe: la Procura apre un'inchiesta
MILANO - Si facevano rimborsare note spese dei «ristoranti-bar». E anche delle «spese viaggio e alloggio hotel». Ma non solo. Disposizioni/autorizzazioni/risarcimenti di spesa a qualsiasi titolo riconducibili all’ufficio di presidenza, effettuate per cassa o bonifico bancario». Un elenco di quattro pagine, come scrive il quotidiano La Repubblica, di «uscite» effettuate a partire dal gennaio 2011 fino «alla data odierna», 2 marzo 2015, da parte dei vertici di Ferrovie Nord Milano (FNM). Ora il pubblico ministero milanese Giovanni Polizzi ipotizza il reato di peculato. Non proprio bazzecole, visto che si rischiano da tre fino a dieci anni di carcere.

L’indagine è stata avviata il 9 febbraio scorso. Gli inquirenti hanno ottenuto una corposa documentazione, andando a colpo sicuro. Sembrano convinti che i conti della società partecipata dalla Regione non siano a posto.

Di alcuni dirigente di vertice gli investigatori hanno acquisito l’elenco delle spese personali di tre anni fa, compreso «pagamento multa del 28 febbraio 2012» e «conto del ristorante».

LA REPLICA - FNM Spa conferma in una nota che «si sono svolte nei giorni scorsi presso i suoi

uffici attività di indagine delegate dalla Procura di Milano, allo stato a carico di ignoti. La Società è quotata alla Borsa di Milano e soggetta perciò al regime privatistico dei controlli. I suoi bilanci, pubblicati sul sito internet del Gruppo, sono in regola e validati secondo legge. Tutte le spese sostenute sono riportate nei documenti sociali secondo i criteri contabili internazionali ai quali la Società è tenuta.

FNM chiude da molti anni i suoi bilanci in attivo, grazie a una gestione rigorosa dei conti e a una politica industriale di diversificazione che ha reso possibile sostenere in proprio cospicui investimenti in mezzi di trasporto di cui beneficia il TPL

lombardo. In questo modo FNM ha preservato il suo patrimonio, tenuto fede alla sua mission, tutelato i suoi azionisti, ivi compreso l'azionista di controllo Regione Lombardia, garantendo negli ultimi due anni anche la remunerazione del capitale investito. Con riferimento alla specifica posizione dell'ex Direttore Generale, Giuseppe Biesuz - prosegue la nota - , si ricorda che la Società si è costituita parte civile nel procedimento penale che lo ha visto imputato anche per truffa nei confronti di FNM e che il primo grado di giudizio ha accolto le sue domande e le ha assegnato una provvisionale. FNM ha prestato completa collaborazione alla magistratura e continuerà a farlo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2015, 09:39
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