Expo, ultimi ritocchi in vista dell'inaugurazione
di domani con Renzi e circa venti ministri
di Simona Romanò
Sono ore frenetiche. Gli occhi sono rivolti all'inaugurazione ufficiale di domani e non si placano i timori sul fronte sicurezza: la cerimonia «sobria e veloce» si svolgerà alle 12 nel teatro all'aperto (diretta Rai), con il premier Matteo Renzi, una schiera di ministri, una ventina di capi di Stato e le autorità che hanno contribuito all'Esposizione nel corso degli anni, come gli ex presidenti del Consiglio e il presidente della Repubblica emerito, Giorgio Napolitano. Una celebrazione con le Frecce tricolori che sorvoleranno l'area, stendendo nel cielo di Milano la bandiera italiana più lunga del mondo.
Il premier ha annunciato che la prima visita sarà al Padiglione del Nepal. Poi pranzo di gala a Palazzo Italia. L'Esposizione aprirà comunque prima, regolarmente alle 10, e il primo a varcare l'ingresso sarà un perfetto signor nessuno, che ha acquistato un biglietto. La festa terminerà in serata con la prima della Turandot alla Scala. Alle 18, invece, andrà in scena il concerto sulle terrazze del Duomo della banda dell'esercito italiano, preceduto dal suono delle campane della cattedrale, a cui faranno eco tutti i campanili del centro. E alle 21,30 la cattedrale - aperta a tutti - si vestirà di una nuova luce con la rinnovata illuminazione: ogni persona potrà accendere simbolicamente una candela.
Ancora 24 ore di lavoro. Ottimista il sindaco Giuliano Pisapia: «Sono rimasto meravigliato dal sito. Stupirà il livello dei padiglioni». Nessun problema per i mezzi pubblici, tranquillizza il presidente di Atm Bruno Rota: «Siamo pronti a reggere l'urto di visitatori».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Aprile 2015, 09:25
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