La donazione degli organi? Da oggi
a Milano si decide all'anagrafe
di Elisa Straini
La novità si deve al progetto “Donare gli organi: una scelta in Comune” messo a punto da Palazzo Marino assieme a Regione, Anci e ad associazioni come come Aido e Nitp. «Un gesto concreto di solidarietà, un passo verso la realizzazione di quella cultura della salute capace di coinvolgere attivamente il territorio», secondo l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. Nessuna indicazione per il momento sulla carta di identità, ma la dichiarazione sarà associata al nome e inviata entro 24 ore al Sistema informativo trapianti. Sarà comunque sempre possibile modificarla successivamente presso la Asl di riferimento.
In questo modo è stato spiegato, il modulo viene sottoposto potenzialmente a tutti i cittadini con la possibilità aumentare i consensi alla donazione finora gestiti da Asl, medici di base e Aido. Inoltre, secondo Giuseppe Piccolo, responsabile del Centro riferimento trapianti della Regione, si potrà anche ridurre la quota di donazioni che ogni anno si perdono per poca chiarezza da parte delle famiglie sulla volontà del parente defunto. Così, infatti, ha spiegato «la scelta fatta in vita viene rispettata perché è il sistema informatico che lo documenta». Quanto ai dati, il 2015, è stato riferito, si è chiuso con un incremento dell'attività di donazione e di trapianto (più di 250 donazioni di organi in Lombardia e di 800 trapianti). Complessivamente invece fino ad oggi i milanesi che hanno dato consenso alla donazione sono 96 mila (10% di quelli italiani) e i lombardi 403 mila (25% del totale in Italia).
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Gennaio 2016, 10:08
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