Coppia dell'acido, 16 anni e non 20 a Martina.
Al complice Magnani 9 anni e 4 mesi -Foto

Video

di Salvatore Garzillo
MILANO - Sedici anni per Martina Levato e nove anni e quattro mesi ad Andrea Magnani per le aggressioni con l'acido che hanno cambiato per sempre la vita di due giovani.


Si conclude con queste sentenze il processo di primo grado nei confronti della ex studentessa bocconiana e del bancario che si è sempre difeso dicendo di aver agito perché succube della personalità di Alexander Boettcher, il capo carismatico della banda, che ieri non era in tribunale perché ha preferito il rito ordinario (gli altri hanno scelto l'abbreviato che consente lo sconto di un terzo della pena) e che conoscerà il proprio destino nell'udienza di domani. Soddisfatto il pm Marcello Musso, nonostante avesse chiesto pene più elevate, 20 anni a Levato e 14 a Magnani: «I giudici hanno riconosciuto l'associazione per delinquere».

La ragazza è già stata condannata a 14 anni assieme a Boettcher (da cui ha avuto un figlio, Achille, sulla cui adozione i giudici devono ancora decidere) nel processo per l'agguato a Pietro Barbini. L'udienza di ieri, invece, fa riferimento all'aggressione a Stefano Savi, sfigurato il 2 novembre 2014 per uno scambio di persona, e ai due tentativi di aggressione al fotografo Giuliano Carparelli, il vero obiettivo, scampato la prima volta utilizzando un ombrello e la seconda intuendo il pericolo.

«Oggi volevo esserci, l'importante è che la condanna anche per l'aggressione nei miei confronti, non mi interessa la pena, interesserà a loro ma non a me», ha detto Savi, che ha la vista seriamente compromessa. Ha già subito 14 operazioni al volto e a fine gennaio dovrà tornare in ospedale. Per lui e per Barbini il giudice ha chiesto un milione e 100mila euro di risarcimento, e 50mila per Carparelli. Stessa cifra per Antonio Margarito, il ragazzo che Levato tentò di evirare.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Gennaio 2016, 08:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA