Terremoto: ad Accumoli il suolo è slittato
lateralmente di 16 centimetri

Terremoto: ad Accumoli il suolo è slittato lateralmente di 16 centimetri
Quando la terra ha tremato il 24 agosto scorso, ha spostato lateralmente di 16 centimetri il suolo nella zona di Accumoli e nello stesso tempo lo ha fatto sprofondare di 20 centimetri: dallo spazio i satelliti inviano ai sismologi informazioni preziose per conoscere nei dettagli le caratteristiche della faglia.

Lo fanno i satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), mentre dai satelliti della costellazione Cosmo-Sky-Med dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sono arrivate le prime immagini dei danni e dei crolli. In tutti e due i casi i satelliti utilizzano il radar, che permette loro di catturare le immagini delle zone del terremoto in qualsiasi condizione, ossia anche attraverso le nubi e durante la notte.

Lo spostamento del suolo di 16 centimetri in corrispondenza di Accumoli è avvenuto da Est a Ovest, come è emerso dall'analisi delle immagini eseguita dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Sono dati «particolarmente importanti», rilevano gli esperti dell'Irea-Cnr, per studiare il comportamento e le caratteristiche della faglia all'origine del terremoto. Misurare lo spostamento, osserva l'Esa, è stato possibile utilizzando la tecnica che permette di confrontare le immagini radar rilevate prima e dopo il terremoto.



L'analisi delle immagini dei satelliti Sentinel-1, rileva l'Esa, viene condotta per conto del dipartimento della Protezione Civile, dall'Irea-Cnr e dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le immagini dei danni arrivate dai satelliti Cosmo-SkyMed sono particolarmente eloquenti: il rosso, il colore utilizzato per indicare le aree danneggiate domina in tutta l'area colpita e domina incontrastato ad Amatrice.
 
 


Le immagini sono state elaborate dall'Asi e dalle e società Leonardo-Finmeccanica ed e-Geos, costituita da Telespazio (Leonardo-Finmeccanica-Thales) e Asi. I satelliti Cosmo SkyMed continueranno a osservare le aree colpite dal terremoto anche «nei prossimi mesi», ha detto il presidente dell'Asi, Roberto Battiston. «Sappiamo - ha spiegato - che il susseguirsi delle scosse continua di fatto a modificare, anche se in modo minore, la situazione morfologica del faglia e la situazione degli edifici».

Per il direttore del settore Spazio della Leonardo-Finmeccanica, Luigi Pasquali, le immagini inviate dai satelliti sono «un esempio del livello delle applicazioni e servizi spaziali che l'azienda e il Paese esprimono oggi, frutto di investimenti e sviluppi tecnologici allo stato dell'arte e che ci pongono all'avanguardia della gestione delle emergenze a livello mondiale».
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Agosto 2016, 10:33
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