Statali, rivoluzione Madia: "Stop a premi
e incentivi a pioggia, conterà solo il merito"

Statali, rivoluzione Madia: "Premi e incentivi solo a chi merita"

di Alessandra Severini
Basta premi a pioggia, da ora nella pubblica amministrazione si premierà il merito. È questa la rivoluzione che il ministro Marianna Madia intende attuare negli uffici pubblici, annunciata nell’incontro con i sindacati di ieri.

In ballo c’è il rinnovo del contratto, fermo da sette anni. Oltre agli aumenti salariali, il governo vuole procedere in parallelo con il Testo Unico sul pubblico impiego in cui dettare nuove regole per combattere l’assenteismo, facilitare i risparmi e premiare i migliori. In particolare, la ministra ha annunciato che le assunzioni saranno selettive, mirate a specifiche professionalità e fabbisogni: «Se servono medici non potranno essere presi lavoratori amministrativi». E niente più premi a pioggia, uguali per meritevoli e meno.

Novità anche in materia di visite fiscali, che verranno affidate all’Inps invece che alle Asl. Si tratta di mettere dei paletti all’assenteismo e si sta valutando la possibilità di far scattare gli automatismi per chi salta il lavoro puntualmente di venerdì, lunedì o a ridosso delle feste. Dagli adeguamenti retributivi, invece, potrebbero essere esclusi gli stipendi più alti, in modo da concentrare l’impegno sulle fasce basse.

I sindacati rimangono cauti e sottolineano che le risorse finora stanziate, 300 milioni, sono insufficienti ad avviare una trattativa. Intanto la spending fa un balzo in avanti: da ieri la pubblica amministrazione è obbligata a rispettare dei prezzi di riferimento per l’acquisto di beni e servizi. Lo stesso dovranno fare dal 9 agosto gli enti locali. Il risparmio previsto è di 1 miliardo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Luglio 2016, 08:56
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