Slot machine, il sindaco di Anacapri vuole
vietarle su tutta l'isola: pronto un referendum

Slot machine, il sindaco di Anacapri vuole ​vietarle su tutta l'isola: pronto un referendum

di Lorena Loiacono
ROMA - Alle urne, per dire no alle slot machine. A dichiarare guerra alle macchinette mangia-soldi, presenti ormai in tantissimi tra bar e locali pubblici, è il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta che chiama a raccolta i cittadini, chiedendo loro se sono d'accordo o meno nel farle sparire, o quasi.





E lo fa con un vero referendum, inserendone il regolamento all'ordine del giorno nel Consiglio comunale del 26 novembre. Una decisione senza precedenti che affronta un allarme sociale dilagante: la ludopatia che, in Italia, mette a rischio 3 milioni di persone. E per dare un freno al fenomeno ecco il referendum e, una volta votato, il possibile divieto. Il regolamento, che verrà sottoposto al parere della città, prevede una serie di vincoli e ispezioni costanti, in parte già avviate nel 2013 con la Guardia di Finanza che rilevò come ogni slot machine sull'isola fruttasse un introito di circa 600 euro al giorno rispetto alla media nazionale di 250 euro.



Cifre da capogiro, quindi, con altrettanto disagio per chi le mette in gioco. E' prevista anche una serie di prescrizioni da rispettate come la presenza del nulla osta delle agenzie delle dogane e dei monopoli, l'impossibilità di porre le macchinette all'esterno dei locali, un numero massimo di apparecchiature seguendo i criteri già stabiliti dal Ministero dell'economia e delle finanze. E, primo fra tutti, il divieto di gioco per i minori e l'obbligo da parte del titolare delle slot di verificarne l'età tramite un documento di identità.



«Il fenomeno delle macchinette - ha commentato il parroco della chiesa di Santa Sofia di Anacapri, don Daniele Pollio - è aumentato negli ultimi anni e non è legato solo al mondo giovanile ma è molto diffuso anche tra gli adulti. Non si può vivere e speculare sulla dipendenza delle persone, siano essi giovani o meno giovani». Il sindaco Cerrotta, intanto, lancia un appello anche al sindaco della vicina Capri, Gianni De Martino, affinché adotti la stessa politica. Altrimenti sarebbe tutto inutile, dista solo 4 km.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Novembre 2014, 10:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA