Il parroco: "Dovete firmare contro
i libri Gender". Il sindaco minimizza

Il parroco: "Dovete firmare contro i libri Gender". Il sindaco minimizza
AZZANO - Mentre si avvicina l'inizio dell'anno scolastico si alimenta il dibattito sul tema Gender. In realtà è tutta l'estate che tiene banco tra le famiglie sempre più disorientate.

La parrocchia attraverso il foglio settimanale "In Cammino" le invita infatti ad andare a firmare in Comune. E spiega: «nel ddl Cirinnà sulla riforma della scuola è stato inserito, camuffato con altre parole, l'insegnamento delle teorie sul Gender (studio dei significati socio-culturali sulle diversità sessuali). Al momento c'è una raccolta di firme per una petizione contro la legge in questione. Per avere maggiori informazioni potete visitare il nostro sito parrocchiale (www.parrocchiaazzanodecimo.it). Vi invitiamo ad aderire alla petizione, recandovi negli uffici comunali». Come parrocchia, aggiunge don Matteo Lazzarin, collaboratore per l'Unità pastorale di Azzano, «abbiamo organizzato un incontro conoscitivo, informativo, a cui hanno partecipato tantissimi genitori, curato da don Fabio Magro. Ora attendiamo l'inizio della scuola e valuteremo come muoverci». Ma le preoccupazioni da parte di alcuni genitori ci sono e qualcuno sottolinea: «i bravi genitori e la brava gente, per evitare cattive maestre pronte a deviare i nostri figli, vadano a firmare la proposta di abrogazione delle legge sulla buona scuola e l'ideologia gender». Sull'argomento la posizione del Comune si sovrappone a quella recentemente spiegata dal dirigente scolastico Alessandro Basso.



«Nella legge che si chiederebbe di abrogare - spiega il sindaco Marco Putto - non c'è nulla, ma proprio nulla, che introduca le tematiche Gender a scuola». E aggiunge: «le scuole non hanno alcun obbligo di introdurre nel proprio Piano per l'offerta formativa (Pof) le tematiche sulle diversità di genere. Il Comune e il Comprensivo Cantarutti continueranno il loro percorso istituzionale - conclude Putto - nel rispetto dei reciproci ruoli, in piena sinergia contro ogni forma di discriminazione di genere e con il pieno coinvolgimento dei genitori, per definire in modo consapevole e condiviso l'offerta formativa per il bene più prezioso della nostra Comunità: i bambini e i ragazzi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2015, 23:03