Si prostituisce per pagare le multe: la denuncia contro il Comune

Si prostituisce per pagare le multe: la denuncia contro il Comune
Una ragazza è stata costretta a prostituirsi per pagare le multe e nascondere ai genitori di essere passata con il semafoto rosso. La storia arriva da Montesilvano ed è stata portata alla luce dall'avvocato Giancarlo Rocchetti intervenuto in merito alla raffica di contravvenzioni elevate negli ultimi mesi dalla polizia municipale di Montesilvano grazie al sistema Photo-red.

Le multe sono state tantissime, ben 100mila in 100 giorni, e non si ferma la polemica. In alcuni casi i cittadini sono stati puniti due volte con pesanti ripercussioni sul bilancio familiare.
"Si sono rivolte al mio studio legale - dichiara il legale al quotidiano "Il Centro" - oltre cento persone per verificare la possibilità di eventuali ricorsi e molti di essi mi hanno confessato che, pur di evitare la decurtazione dei punti con sospensione della patente, abilitazione indispensabile per poter svolgere la propria attività lavorativa e portare il pane quotidiano a casa, hanno commesso reati quali furti, borseggi e truffe. Tra le persone più disperate ci sono ovviamente gli autotrasportatori o ad esempio un carrozziere che è costretto a utilizzare il carro-attrezzi e quindi ha bisogno della patente per lavorare... Ho capito che la cosa stava oltrepassando ogni limite quando una ragazza molto seria e responsabile, mi ha confessato di essersi prostituita per pagare la multa ed evitare così di raccontare ai genitori della multa. E' vergognoso". 
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Marzo 2017, 13:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA