Mafia Capitale, per Carminati e gli altri
confermata l'aggravante mafiosa

Mafia Capitale, per Carminati e gli altri confermata l'aggravante mafiosa
Il tribunale del Riesame ha respinto le richieste avanzate dai difensori dei principali implicati nell'inchiesta su Mafia capitale.



Restano quindi in carcere, e rimane confermata l'aggravante mafiosa per Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Roberto Lacopo e Fabrizio Franco Testa.



Il tribunale del Riesame ha confermato il carcere anche per Emilio Gammuto, accusato di corruzione aggravata. Il difensore di Carminati e Brugia, Giosuè Bruno Naso, aveva chiesto che fosse dichiarata l'insussistenza dell'aggravante del metodo mafioso contestato agli indagati ed, in subordine, gli arresti domiciliari per Testa e Lacopo. I pm Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini hanno sollecitato il rigetto di tutte le richieste. Infine Raffaele Bracci, accusato di usura, è andato ai domiciliari su decisione del gip Flavia Costantini.



Pm indagano su pestaggio sottufficiale della Guardia di Finanza. I pm della Procura di Roma che indagano su Mafia Capitale hanno avviato accertamenti relativi a un pestaggio, nell'aprile scorso, di un sottufficiale della Guardia di Finanza di Cisterna di Latina quando il militare stata svolgendo indagini su una società pontina che aveva avuto rapporti con la cooperativa di Salvatore Buzzi.



Il sottufficiale è stato ascoltato nei giorni scorsi ribadendo agli inquirenti romani di avere ricevuto anche delle minacce prima del pestaggio.
Il verbale è stato depositato dalla Procura al tribunale del Riesame. Per questa vicenda vennero fermati due albanesi e messi sotto indagine anche due italiani.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Dicembre 2014, 21:48