Loris, il tariffario e le interviste pilotate in tv.
I familiari: "Ci stiamo facendo uno stipendio"

Loris, i parenti e le interviste tv pagate: "Ci facciamo uno stipendio"
RAGUSA - Esiste un vero e proprio tariffario per ospitare in tv i familiari di Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlio Loris Stival, il bimbo di 8 anni morto strangolato il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina (Ragusa).





Repubblica.it ha infatti pubblicato alcune indiscrezioni inerenti le intercettazioni cui nei mesi scorsi furono sottoposti i familiari di Veronica Panarello.



Carmela Anguzza e Antonella Panarello, rispettivamente madre e sorella dell’indagata, avrebbero trattato compensi con le tv, nello specifico le reti Mediaset, in un primo momento per denigrarla e poi per sostenere la tesi innocentista. Si trattava dunque di interviste pilotate; in un'intercettazione si sente Barbara D'Urso che indica il tenore delle dichiarazioni: "Dobbiamo rimanere sul pezzo, perché altrimenti l'opinione pubblica si convince che Veronica è davvero colpevole".



L'omicidio del piccolo Loris era diventato come un business per loro. Venivano pagate due o tremila euro ad intervista nei salotti di Canale 5 di Barbara D’Urso, Domenica Live e Pomeriggio 5. "E' come se ci dessero uno stipendio", dicevano. Previsti anche "regalini" di vario genere e persino il pagamento di cure mediche.

Il padre di Veronica, invece, sarebbe accusato dai suoi stessi familiari di essersi impossessato dei soldi che i cittadini di Santa Croce avrebbero versato su un conto Poste Pay per sostenere la figlia, in carcere dall’8 dicembre.



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#Loris, i parenti e le interviste tv pagate: "Ci facciamo uno stipendio"

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Venerdì 16 ottobre 2015

Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Ottobre 2015, 09:53
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