La Salerno-Reggio Calabria è completata: lavori finiti. Renzi esulta su Facebook

La Salerno-Reggio Calabria è completata: lavori finiti. Renzi esulta su Facebook
È finita! Dopo quasi quarant'anni è stata completata. Niente più incolonnamenti chilometrici sotto il sole. Deviazioni misteriose, in suggestivi e interminabili «percorsi alternativi», a scavallo di montagne e fra i boschi. Forse i motociclisti le rimpiangeranno, camion e auto no. La Salerno Reggio Calabria è finita. Anzi per dirla con le parole del presidente Anas Gianni Vittorio Armani: «È completata».

Vietato chiamarla inaugurazione, domani non ci saranno tagli di nastri, se ne sono visti un pò troppi lungo i suoi quasi 500 chilometri (esattamente 494,9). Poi, una frana, un'inchiesta, l'inevitabile e dovuto sequestro giudiziario e la Grande Incompiuta era ancora lì, inattuata, a rappresentare la sintesi delle opere pubbliche all'Italiana: lavori eterni, costi che esplodono, malaffare e malfattori che festeggiano.

Questa volta a Villa San Giovanni, tutto sarà molto più sobrio, Gianni Vittorio Armani e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio presenteranno l'Autostrada alle autorità locali e lì saranno raggiunti dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che concluderà la giornata. Una giornata cominciata con un lungo viaggio in pullman fatto da Armani e Del Rio insieme a un gruppo di giornalisti lungo tutte la A3 in una sorta di conferenza stampa itinerante. Il loro pullman attraverserà il viadotto Italia, fra i più alti in Europa, percorrerà per primo la Galleria Larìa, l'ultimo grande cantiere dell'A3 (chiuso con un anno di anticipo).

Anas ha previsto un piano di manutenzione che accompagnerà la vita dell'autostrada e che prevederà, come ovunque, cantieri mobili che verranno però chiusi nei momenti di grande esodo. Quello che è stato definito il corpo di reato più lungo d'Italia ha impiegato quasi 40 anni per essere completata ed è costata 7,466 miliardi (dato Anas). Era infatti il 1987 quando il governo Craxi stanzia 1.000 miliardi di lire per «lavori di somma urgenza» sulla Sa-Rc che era stata inaugurata nel 1974. Dieci anni dopo, tra il 1996 e il 1997 il governo presieduto da Romano Prodi approva un piano di lavori su tutto il tracciato dell'A3, stanziando 6.000 miliardi di lire.

In base all'esame dei flussi di traffico, il programma di ammodernamento dell'autostrada prevede la realizzazione di tre corsie per ogni senso di marcia solo per i primi 53 km (da Salerno a Sicignano degli Alburni), mentre per il resto dell'autostrada sono previsti l'adeguamento e la messa in sicurezza. Nel 1999, L'Anas bandisce le gare per la progettazione. I lavori vengono divisi in ben 77 microlotti che però non sono realizzati contemporaneamente, ma man mano che si sbloccano i fondi pubblici. La Sa-Rc diventa così un'arlecchinata di cantieri resa ancora più precaria dai fallimenti di alcune imprese aggiudicatarie con conseguente procrastinazioni eterne dei lavori.

Il 21 dicembre 2001 viene approvata la Legge Obiettivo nø 443, proposta dal governo Berlusconi che permette all'Anas di riprogettare la cantierizzazione dell'autostrada in macrolotti affidati a un general conctractor per accelerare il programma di ammodernamento. Ma sono proprio le ultime inchieste contro la gestione Ciucci a mettere in evidenza i limiti dello strumento del general contractor. Morale, ci vorranno altri 15 anni per completare i lavori.

«Felice per #SalernoReggioCalabria ringrazio i lavoratori che hanno fatto impresa.
Un abbraccio affettuoso ai giornalisti della stampa estera». Così Matteo Renzi su twitter in vista dell'apertura di domani della Sa-Rc ricordando i risolini della stampa straniera quando lui annunciò la fine dei lavori.

 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2016, 21:18
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