Killer di Budrio, trovata la tana di Igor tra boschi e paludi -Guarda

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Caccia all'uomo senza sosta al killer di Budrio, Igor Vaclavic, con cecchini e parà tra boschi e paludi

Una lunga fila di blindati entra ed esce dalla Caserma dei carabinieri di Molinella. È il quartiere generale della caccia a Igor Vaclavic, il bandito che sta terrorizzando la Bassa padana. Sono ottocento gli uomini schierati alla ricerca del killer ninja.

TROVATA LA TANA DEL KILLER IN FUGA Continua la caccia a Igor Vaclavic nella zona di Molinella, caccia estesa però alla boscaglia tra Bologna e Ferrara perché il fuggitivo si sposta in un'area tra le due province. I cani molecolari hanno fiutato qualcosa tra la boscaglia e hanno trovato un giaciglio, forse il posto dove Igor ha riposato alcune ore, ma le tracce olfattive si perdono dove comincia la strada asfaltata. Nel rifugio rudimentale c'erano anche alcuni viveri. Il rastrellamento della zona prosegue senza sosta, con base nella caserma della Compagnia di Molinella, paese della Bassa bolognese.





Agile, feroce, rapidissimo, sta tenendo sotto scacco le forze dell'ordine da giorni, terrorizzando contadini e abitanti della zona.

L'uomo è ricercato anche per l'omicidio di un volontario guardiapesca della Provincia di Ferrara, mentre un agente della polizia provinciale è stato ferito gravemente ad un braccio e portato in ospedale in elisoccorso.

Si sta stringendo l'area di ricerca dell'uomo. Anche gli elicotteri si sono nuovamente alzati in volo dopo la sospensione di questa notte. Le ricerca, a quanti si apprende si stanno concentrando in nel territorio paludoso all'interno delle oasi naturalistiche di Marmorta e Campotto dove potrebbe essere rimasto nascosto in questi giorni.





È in fuga da sabato sera, nonostante il massiccio dispiegamento di forze che gli sta dando la caccia, Igor Vaclavic, detto 'il russo' (ma in realtà sarebbe di origine slava). Impegnati nella sua ricerca forze dell'ordine regolari, forze speciali dei Carabinieri e nuclei antiterrorismo della Polizia di Stato in supporto. Oltre mille uomini, tra cui reparti speciali, parà e cecchini, gli stanno dando la caccia nelle boscaglie emiliane fra il ferrarese e il bolognese.

Il comando generale dei carabinieri ha disposto, infatti, l'impiego simultaneo del primo reggimento dei paracadutisti Tuscania, dello squadrone eliportato da Vibo Valentia e di 24 unità del gruppo intervento speciale per agire dall'aria e da terra con tiratori scelti. Sono in atto controlli con un impiego di 150 carabinieri per turno.

L'uomo è sospettato di aver ucciso, sabato scorso, un guardiapesca volontario, Valerio Verri 63 anni, e ferito gravemente un agente della Polizia Provinciale, Marco Ravaglia 53 anni, che si erano imbattuti in lui per un controllo nel Mezzano. Vaclavic è sospettato anche per l'omicidio di Davide Fabbri, il barista di Budrio freddato due sabati fa nel suo bar-tabacchi durante un tentativo di rapina.

Anche nella giornata di ieri, nonostante l'arrivo di ulteriori forze a dare man forte alla ricerca del criminale, l'assassino è riuscito a evitare la cattura. Le forze dell'ordine, però, gli stanno con il fiato sul collo e - a quanto si apprende - sarebbe stato avvistato più di una volta ma sarebbe riuscito a sfuggire.

Il 41enne, del resto, ha dalla sua una conoscenza millimetrica del territorio, nel quale da tempo si nasconde, e un'esperienza pluridecennale di tattiche per sfuggire agli inseguitori. Le ricerche si sono intensificate in un'area che va da Mezzano fino all'oasi di Marmorta ma il fulcro dell'azione dovrebbe essere l'oasi di Marmorta e Campotto, nei pressi di Argenta, dove il fuggitivo, braccato sabato sera dai carabinieri, avrebbe abbandonato nelle vicinanze il Fiorino bianco con cui stava fuggendo per addentrarsi nella boscaglia a piedi e nascondersi. Gli investigatori, intanto, hanno analizzato il Fiorino, all'interno del quale sono stati ritrovati una bicicletta e un giubbotto che si pensa possano essere suoi.

Su entrambi sono stati fatti, così come sul mezzo, i rilievi da parte del Ris. Sono in campo anche cani molecolari per fiutare le tracce del ricercato e sono stati utilizzati anche per annusare il Fiorino nella speranza di individuare una scia nelle campagne dove si è dato alla fuga. Le indagini sull'omicidio sono affidate al pm Ciro Alberto Savino, che ha raccolto tutti i dati sui rilievi effettuati fino ad ora. Al momento si procede per omicidio contro ignoti, in quanto non vi sono ancora elementi concreti per attribuire l'assassinio a Igor Vaclavic. La caserma di Molinella resta il quartier generale dal quale le forze dell'ordine coordinano le azioni di ricerca: i posti di blocco con militari armati sono tantissimi, lungo ogni strada statale e provinciale e i controlli vengono fatti a tutte le auto in transito. L'uomo sospettato per i due omicidi è armato: ha di certo due pistole, una è la calibro 9 che avrebbe usato per la rapina di Riccardina e l'altra sarebbe quella rubata ieri alla guardia provinciale di Portomaggiore.

«Fare attenzione, per la delicatezza del momento e perché il ricercato è una persona »estremamente pericolosa: lo dimostra quello che ha fatto in questi giorni«. È il messaggio lanciato dal procuratore di Bologna Giuseppe Amato, ieri, dalla caserma di Molinella. »Bisogna avere prudenza nel muoversi, fare attenzione alle persone che si incontrano«, ha detto Amato, consigliando alle persone, in caso di incontri di segnalare »tempestivamente alle forze di polizia senza intervenire direttamente.
Non può non essere armato«. Il latitante potrebbe avere una sorta di covo nella palude, all'interno delle oasi naturalistiche di Marmorta e Campotto, dove potrebbe essere rimasto nascosto in questi giorni e dove forse stava facendo ritorno ieri sera, quando è stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Aprile 2017, 19:05
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