Irene, la denuncia dei genitori: "Il Monaldi rifiutò
il ricovero, poi la fine per una crisi respiratoria"

Irene, la denuncia dei genitori: "Il Monaldi rifiutò ​il ricovero, poi la fine per una crisi respiratoria"

di Davide Cerbone
NAPOLI - La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, quando l’incubo sembra ormai alle spalle: «Irene non ce l’ha fatta». La piccola di Scampia, che avrebbe compiuto 3 anni fra un mese e dal 20 maggio scorso aveva un cuoricino nuovo, è morta ieri mattina in seguito ad una crisi respiratoria. I medici dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, dove è stata portata in fretta e furia, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.



La bimba, nata in un basso del Lotto G da una coppia di genitori diciottenni, è finita in auto tra le braccia di mamma Arianna, durante la disperata corsa verso l’ospedale. Ma alla tragedia si aggiunge un’appendice giudiziaria: i giovani genitori di Irene hanno sporto ai Carabinieri di Giugliano una denuncia contro i medici del Monaldi, che avrebbero rifiutato il ricovero alla loro bambina.



«Sabato aveva la febbre a 38 e mezzo, siamo andati al Monaldi e ci hanno detto di darle della Tachipirina», riesce a raccontare a stento Arianna. Le viene in soccorso Tina: «Il medico che l’ha visitata ha aggiunto che se c’era bisogno potevamo darle anche quattro compresse al giorno, poi ci ha spiegato che il ricovero non era necessario e che potevamo riportare la piccola a casa», ricostruisce la vicenda la nonna paterna, mentre dal locale fronte strada adibito a dimora trabocca una folla di amici e parenti che in questo venerdì di passione sono venuti a stringersi intorno a Arianna e Moreno.



Sta di fatto che da sabato a ieri le cose non erano migliorate. «In questi cinque giorni Irene era ancora molto pallida, abbiamo continuato a darle l’antibiotico ma la febbre era scesa soltanto un po’. Lunedì l’abbiamo portata dal nostro medico curante, a Scampia, il quale ci ha consigliato di continuare con la cura che avevano prescritto al Monaldi. Così abbiamo fatto», racconta la nonna paterna.



La settimana, dunque, è passata così, cercando di far tornare sul viso della piccola un po’ di colore.
Ieri mattina, però, la situazione è precipitata: «Ero a casa di mio fratello, a Melito - riferisce Arianna, comprensibilmente sconvolta dal dolore - Intorno alle dieci e mezza era bianchissima, ancora di più dei giorni scorsi, e ha vomitato di nuovo. Dopo un po’, quando l’abbiamo presa dal letto, aveva gli occhi semichiusi e non respirava più».

Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Novembre 2015, 09:46