Deve 87mila euro ad Equitalia: debito
ridotto a 11mila grazie ad una legge

Deve 87mila euro ad Equitalia: ridotto a 11mila grazie ad una legge
BUSTO ARSIZIO - Da 87mila a 11mila euro, il salto non è piccolo. Il Tribunale di Busto Arsizio ha ridotto il debito verso Equitalia di Rossella Stucchi, un'impiegata di 53 anni, che adesso può tirare un sospiro di sollievo. La signora è ricorsa ad una legge poco nota del 2012, che che regola la «Composizione della crisi da sovraindebitamento», una norma emanata dal governo Monti e poi ritoccata da Letta, che consente al debitore di ristrutturare il proprio debito se questo non derivante da un'attività di impresa o professione. Se il piano viene approvato dal giudice diventa poi vincolante per il creditore.



IL CASO La storia della signora Stucchi inizia nel 2002 quando alla donna venivano richiesti 26 milioni delle vecchie lire. Soldi che con uno stipendio da 1.200 lire al mese non poteva sostenere. Eppure tutti i ricorsi si rivelarono vani, tanto che nel 2012 arriva la temutissima cartella di Equitalia, con la comunicazione di preventiva iscrizione ipotecaria della casa di sua madre avuta in eredità. Così i debito della donna cresce a dismisura: 51mila euro, più 30mila di interessi e altri 2.780 di di compensi di riscossione, per arrivare ad una cifra vicina agli 87mila euro.



LA SOLUZIONE Come racconta la donna al Corriere della Sera, la richiesta di una rateizzazione del debito prevedeva un pagamento mensile di mille euro, pari allo stipendio della donna, una cifra quindi impossibile da versare nelle casse di Equitalia. Ma la via d'uscita arriva dalla legge del 2012 con la famiglia Stucchi che offre al Tribunale tutto il patrimonio di cui dispone: 11mila euro, relativa alla vendita della porzione della casa di famiglia. Dopo l'ok del giudice, Equitalia non ha potuto fa altro che accettare la sentenza.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Febbraio 2015, 14:09
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