De Bortoli: "Renzi un maleducato di talento.
Spero Mattarella non firmi Italicum"

De Bortoli: "Il caudillo Renzi un maleducato ​di talento. Spero Mattarella non firmi Italicum"
ROMA - «Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato di talento», «disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche. Personalmente mi auguro che Mattarella non firmi l'Italicum».



È un passaggio del saluto ai lettori del Corriere della Sera da parte del direttore Ferruccio de Bortoli, pubblicato integralmente dal quotidiano di via Solferino. «Il Corriere non è stato il portavoce di nessuno - scrive de Bortoli -, tantomeno dei suoi troppi e litigiosi azionisti. Non ha fatto sconti al potere, nelle sue varie forme, nemmeno a quello giudiziario. Ha giudicato i governi sui fatti, senza amicizie, pregiudizi o secondi fini. E proprio per questo è stato inviso e criticato. Chi scrive ha avuto lunghe vicende giudiziarie con gli avvocati di Berlusconi, con D'Alema e tanti altri. Al nostro storico collaboratore Mario Monti - che ebbe, per fortuna dell'Italia, l'incarico dal presidente Napolitano di guidare il governo - non piacquero, per usare un eufemismo, alcuni nostri editoriali.
Come a Prodi, del resto, a suo tempo. Pazienza. Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato di talento - prosegue -. Il Corriere ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al Paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. Disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche. Personalmente mi auguro che Mattarella non firmi l'Italicum. Una legge sbagliata - spiega de Bortoli - . Ad alcuni miei - ormai ex - azionisti sono risultate indigeste talune cronache finanziarie e giudiziarie. A Torino come a Milano. Se ne sono fatti una ragione. Alla Procura di Milano si sono irritati, e non poco, per come abbiamo trattato il caso Bruti-Robledo? Ancora pazienza. L'elenco potrebbe continuare».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Aprile 2015, 16:36
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