Consip, il carabiniere non risponde alle domande: "Non ha agito da solo"

Consip, il carabiniere non risponde alle domande: "Non ha agito da solo"

di Alessandra Severini
Gianpaolo Scafarto, ufficiale di punta del Reparto operativo del Noe, accusato di aver falsificato le carte dell’inchiesta Consip forzando le accuse nei confronti di Tiziano Renzi ha agito da solo o su richiesta di qualcuno? Proveranno a capirlo i pm che sospettano comunque l’esistenza del dolo nelle presunte omissioni e falsificazioni attribuite all’ufficiale dell’Arma.

Scafarto, 44 anni, campano, ex collaboratore di quel Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina è stato spesso impegnato in indagini su appalti e politica. E anche nell’inchiesta sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione ha svolto un ruolo molto rilevante. Fu lui per esempio a recuperare i pizzini di Romeo con indicazioni di cifre e iniziali dei destinatari di somme di denaro. E’ evidente che rispondere agli interrogativi che si accalcano intorno alla sua figura è fondamentale per capire l’attendibilità della parte di informativa da lui redatta.

Per ora Scafarto si è avvalso della facoltà di non rispondere anche se il suo avvocato assicura che si tratta di una sua strategia in vista di un prossimo interrogatorio dopo Pasqua. La vicenda comunque presenta tratti ancora molto oscuri. Lo stesso ministro della Giustizia, Andrea Orlando parla di «una vicenda dal profilo inquietante». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2017, 08:40
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