Campane rumorose, 4mila euro di multa, il parroco: "Attacco alla fede"
di Paola Treppo
Era stato decisamente miracolato al tempo e non ha smesso di pensare alla sua terra, per cui sta raccogliendo offerte per la creazione di un ospedale per i poveri. Il suo arrivo a Majano nel 2012, subito amato da tutti, per il suo rigore cristiano, la sua fede, ma anche per la sua grande disponibilità nei confronti degli anziani, dei bambini, che tiene uniti in ogni modo.
Lo scorso anno parte un esposto perché, per 4 persone del paese, le campane della chiesa suonano troppo forte. Arriva l'Arpa che fa i rilevamenti, dal 23 al 29 marzo, posizionando una centralina in paese. Martedì scorso arriva la multa dal Comune, tramite l'ufficio dei vigili urbani. «Cosa ne penso? Che o ce l'hanno con me, personalmente, e a quel punto me ne vado, se qui non mi vogliono più, o si tratta di un vero e proprio attacco alla Chiesa e alla fede cristiana. Sessanta decibel? Allora tutte le campane d'Italia dovrebbero smettere di suonare, perdendo una tradizione di secoli e secoli. Si figuri, poi, che confusione possono fare le nostre campane, che suonano alle 7 alle 12 e alle 19. O se muore qualcuno. Perché ormai non si suona più per i nuovi nati, che non ci sono, o per i matrimoni, una rarità pure quelli».
Don Emmanuel, perlatro, fa notare che quelle campane sono ancora da pagare: «Quando sono arrivato in parrocchia ho trovato 130mila euro da pagare, per queste campane; adesso si sommano pure i soldi della multa. Domenica, a messa, chiederò ai fedeli di essere generosi, più di quello che sono sempre, perché siamo sommersi di debiti. Spiegherò chiaramente quello che è successo».
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Luglio 2017, 08:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA