Bari, bimba di sei anni veglia
per 3 giorni il cadavere della madre
La ragazza-madre, di nome Barbara, faceva lavori saltuari e, a detta dei vicini, era una donna serena e piena di voglia di vivere. La giovane, spiegano le donne del vicinato, non pensava ad altro che ad accudire la figlioletta di sei anni, che frequenta la prima elementare.
La versione del medico legale, secondo cui il decesso sarebbe attribuile a cause naturali, smentisce le dichiarazioni diffuse da una vicina che ha raccontato ai cronisti presenti sul posto di aver sentito, intorno a mezzogiorno, urlare la vittima. "Diceva in dialetto: 'Vattene, sparisci... vattene, sparisci...", ha raccontato la donna.
LA POLIZIA: LA PICCOLA È TRANQUILLA «Il cadavere della donna era in camera da letto, la figlia è stata trovata nel soggiorno e si è alimentata prendendo alimenti dal frigorifero e dalla dispensa. Ci è sembrata abbastanza tranquilla, l'abbiamo fatta visitare e i valori sono buoni». Lo ha spiegato ai cronisti il dirigente della sezione 'Volanti' della questura di Bari, Maurizio Galeazzi, che ha detto che il decesso della donna «risale approssimativamente a uno-due giorni fa» e che sul cadavere «non ci sono segni di violenza che fanno pensare a qualcosa di grave, anche se bisogna fare tutti gli accertamenti». «Infatti - ha concluso - il medico legale non si è pronunciato totalmente perché ha bisogno di un'ispezione più approfondita. Per questo faremo accertamenti a 360 gradi».
HA MANGIATO FRUTTA E LATTE La bimba di sei anni che per due giorni ha vegliato il cadavere della mamma a Bari non ha dato l'allarme «perché era stata educata a non aprire la porta, a non rispondere a nessuno e a non parlare al telefono in caso di assenza della mamma». Lo ha detto il dirigente delle 'Volanti' della questura di Bari, Maurizio Galeazzi, che ha spiegato che la piccola, dopo la morte della mamma, ha mangiato «frutta, latte e pane». «La bimba - ha concluso - quando siamo entrati in casa ci ha accolto abbastanza bene, ci ha detto che siamo simpatici e che verrà a trovarci quanto prima».
Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Marzo 2015, 13:03
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