Elio, il barbone smemorato che vive
in una casa di giocattoli -Foto
di Chiara Graziani
C'è dell'ordine, un desiderio di normalità, nella sua persona ed in quella piccola spelonca senza tempo, dove un vecchio ha vissuto nascosto, circondato dalle reliquie che una vita si lascia ai margini dall'infanzia: pupazzi di gomma, bambole, fiori carillon, libri illustrati con grandi figure, poi gli zainetti della scuola, i personaggi dei film. Fino ad una grande valigia di pelle anni '50, relitto di un tempo migliore, e soprammobili che furono di pregio in qualche casa vera, nel tempo reale.
Tanti santini ed anche qualche foto che potrebbe essere di famiglia. Una grande croce veglia sul capezzale di un lettuccio protetto da una nuvola di immaginette sacre.
Non sembra roba recuperata (solo) dalla spazzatura. C'è un certo nitore negli oggetti che non va d'accordo con l'abbandono in discarica. Perfino le bambole sembrano pettinate. Elio porta un berrettuccio,un golf, è tranquilli ed amichevole. Chi sei? «Ho la pensione di Mussolini - ripete - a Roma vivevo bene, avevo tanti soldi».
Di più non si riesce a far dire ad Elio che un documento ce l'ha ma non in suo possesso. Non ne sa di più di lui la volontaria che gli porta da sempre i pasti in quel piccolo mondo nascosto nei campi dal quale Elio non esce da chissà quanto tempo. Il cognome, dice la carta d'identità consegnata al 118 che lo accompagna al San Paolo, è Triglia. Lui si lascia portar via, passeto dopo passetto: una telefonata alla polizia municipale ha fatto scoprire il suo piccolo mondo di giocattoli, sul fianco di un dirupo in una casupola da presepe. Qualcuno lo riconosce? Sa da dove arriva questa specie di capsula del tempo atterrata a Montagna Spaccata con Elio a bordo?
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Dicembre 2014, 11:53