Audi Gialla, i banditi la fanno franca:
sulle banconote nessuna impronta -Guarda

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di Giuliano Pavan
FONTE - Resta aperto, e al momento senza soluzione, il caso dell'Audi Rs gialla che nel gennaio scorso ha seminato il panico per le strade della Marca, e non solo.

Sono infatti tre le Procure che indagano per dare un volto ai tre uomini che per giorni si sono spostati a bordo del bolide, prima di darlo alle fiamme nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 gennaio in via Battagelli a Fonte, in riva al torrente Muson, al confine tra Onè e Asolo.
 
 

Sul tavolo del pm Gabriella Cama, titolare del filone trevigiano delle indagini, è giunto il rapporto del Ris di Parma che, oltre ad aver accertato che il rogo della supercar è stato doloso (mancava solo l'ufficialità), aveva dato mandato di analizzare le due banconote da 50 euro utilizzate dalla banda sia in una stazione di servizio a San Donà di Piave che a San Zenone degli Ezzelini confrontandole con tutte le altre rinvenute nei self service dei due distributori.
Dall'analisi della carta moneta si sperava fosse possibile ottenere le impronte digitali di almeno uno dei rapinatori che era stato immortalato dall'impianto di videosorveglianza del distributore Vega mentre stava infilando la banconota nella colonnina del self service.

I risultati del Ris hanno dato però esito negativo: nessuna delle impronte è risultata "doppia" e dunque riconducibile a una sola persona. Le indagini dunque continuano, senza ulteriori elementi utili, almeno per il momento, per individuare i responsabili di quelle scorribande.
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Maggio 2016, 20:44
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