Uccisa dal padre perché pensava di essere malata
di cancro. Il medico: "Alessia era sana" -Guarda
di Marco Aldighieri
Lei credeva di avere contratto una grave patologia come la mamma Maria deceduta dodici anni fa, ma il medico di base suo e del papà ha dichiarato ai carabinieri che la giovane stava bene e così anche il genitore. Il pubblico ministero Roberto Piccione ha disposto l’autopsia su entrambi i corpi.
Quando gli uomini dell’Arma sono entrati nella villetta di campagna a due piani, hanno trovato Tiziano Gallo seduto accanto al letto della figlia con la pistola semiautomatica calibro 7.65 ancora stretta sulla mano destra. Il pensionato 63enne si è infatti sparato sulla tempia destra.
Prima però ha fatto fuoco sulla nuca della figlia mentre stava ancora dormendo. Una scena del crimine talmente "limpida", da non lasciare dubbi nella dinamica: l’ex operaio della Carraro giovedì mattina si è svegliato, si è lavato, si è vestito e ha scritto un biglietto d’addio. Quindi è entrato nella camera da letto di Alessia e le ha sparato. Poi ha rivolta l’arma contro sè stesso.
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Aprile 2015, 21:20