Alessandra, 16 anni e un 'vaffa' alla leucemia:
"Ho vinto io". Il post su Facebook -Foto
di Federica Cappellato
«Due anni fa ero in seconda media. L'8 marzo 2013 è un giorno che non scorderò mai. Mi è comparsa la febbre, avevo la gola gonfia, non riuscivo nè a mangiare nè a bere. Il medico pensò fosse una banale influenza e mi simministrò degli antibiotici, ma non successe nulla. Mi prescrisse allora gli esami del sangue: li feci prima ad Abano, poi a Padova. I clinici presero mia mamma e la portarono in una stanza dove le dissero cosa avevo e cosa avrei dovuto fare, poi si rivolsero a me e mi condussero in un ambulatorio dove mi fecero l'aspirato midollare. Venni ricoverata per iniziare le chemioterapia, ma continuavo a non capire: non mi avevano detto subito cosa avevo ma mi avvisarono che avrei dovuto perdere i capelli».
Alessandra era scossa, turbata e triste ma sapeva che qualunque cosa sarebbe successa i suoi genitori, parenti e amici le sarebbero stati vicini, così come i professori. «Un giorno - ricorda la ragazza - il mio medico preferito mi disse: «Alessandra devo dirti una cosa... hai la leucemia». Io risposi: «Davvero? Pensavo di avere qualcosa di peggio».
Non dimenticherò mai quella conversazione. Ridevo perchè ero felice ma ero una bambina e non sapevo cosa significava avere un tumore, non mi sarei mai immaginata che sarei stata così male. Sono stata tanto male ma da una parte mi sono anche divertita: ho conosciuto ragazzi e bambini che mi hanno fatto capire il senso della vita. Nei loro occhi - dice Ale - vedevo la loro voglia di vivere e il dolore che provavano ma nessuno lo faceva pesare. Penso ci sia più amore in ospedale che quanto ce ne sia fuori. È stata una esperienza a suo modo bella, sicuramente indimenticabile».
Due anni dopo Ale è stata dichiarata guarita, e ora che la battaglia l'ha vinta pensa a chi sta compiendo il suo stesso calvario, a come rendersi utile. Con il volontariato e il prossimo studio della scienza medica. «Voglio diventare medico per salvare gli altri».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Giugno 2015, 20:59