Anziani e disabili presi a schiaffi e umiliati:
18 arresti nell'ex clinica di Mamma Ebe

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Diciotto dipendenti della residenza per anziani La Consolata di Borgo d'Ale, nel Vercellese, sono stati arrestati nell'ambito di una inchiesta per presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani e dei disabili ospitati nella struttura.

Le persone sono state prelevate dal posto di lavoro nel corso di un blitz di polizia, carabinieri e guardia di finanza coordinato dal sostituto procuratore di Vercelli Davide Pretti. Gli episodi di violenza contestati sarebbero decine.

Nel corso dell'ispezione, all'interno dell'istituto, sarebbero stati prelevati anche numerosi documenti. La maggior parte degli arresti è stata effettuata all'interno della Residenza sanitaria per anziani; alcuni dipendenti sono però stati prelevati dalle forze dell'ordine nelle proprie abitazioni.

I MALTRATTAMENTI La Questura di Vercelli ha reso noto che gli episodi contestati nella casa di riposo di Borgo d'Ale sono oltre trecento. Gli anziani venivano presi a schiaffi, pugni, malmenati a volte con manici di scopa e chiavi, sottoposti a «umiliazioni e vessazioni», addirittura «costretti a giacere per terra e sentirsi calpestare». La polizia ha eseguito undici custodie cautelari in carcere e sette arresti domiciliari.

Le vittime accertate - precisa la Questura - sono dodici. In alcuni casi pazienti malati psichici sono stati costretti a maltrattare ripetutamente altri pazienti, in altri casi pazienti sono stati chiusi a chiave nelle loro stanze, e sono stati lasciati lì nonostante le loro disperate richieste di aiuto. «Dietro a una facciata di funzionalità - scrive la Questura di Vercelli - si nascondeva un luogo di torture, soprusi e orrori». 
Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Febbraio 2016, 14:02
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