Rohani, cambiando argomento, ha poi sottolineato a proposito delle prospettive economiche per il futuro che con la fine delle sanzioni «abbiamo lasciato l'inverno de nostri rapporti, spero che andiamo verso la primavera. E spero - ha aggiunto auspicando un maggiore collaborazione anche in campo produttivo - che arriveremo ad esportare prodotti comuni».
Il presidente iraniano, a conclusione della sua visita a Roma, spera in un futuro di poter fare un viaggio negli Stati Uniti, ricevendo un'accoglienza simile a quella avuta in Italia, ma «la chiave di rapporti senza tensioni tra gli Usa e l'Iran e a Washington e non a Teheran. Certi settori americani devono capire che l'era della sanzioni è finita. Gli Stati Uniti devono guardare al futuro e non al passato».
«Anche oggi - ha spiegato Rohani - se gli investitori statunitensi vogliono lavorare in Iran, da parte nostra non vi è nessun problema.
Come, del resto, siamo pronti a produzioni in comune con le aziende statunitensi». Gli ostacoli, ha ribadito, sono però dall'altra parte dell'oceano. Al momento, è stata autorizzata l'esportazione iraniana di tappeti, pistacchi e altri prodotti tradizionali in America. Da parte loro, gli iraniani possono acquistare aerei statunitensi. Rohani ha sottolineato come però si possa fare molto di più, «speriamo che gli americani decidano meglio nel futuro». «Sanno che i problemi della Regione non possono essere risolti senza l'aiuto dell'Iran», ha concluso.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Gennaio 2016, 12:01