"Sdraiata in terra abbracciata al mio bambino".
Il racconto di una testimone del blitz a St. Denis

"Per ora sdraiata in terra abbracciata al mio bambino"
PARIGI - "Per ore sdraiata in terra abbracciata al mio bambino". Sabrine vive al 48 di rue de la République a Saint-Denis, al secondo piano. Davanti alle tv francesi, ha raccontato la testimonianza di quanto accaduto stamattina all'alba.









«Sono stata svegliata poco dopo le 4 del mattino dai colpi di armi da fuoco. Mi sono sdraiata a terra con il mio bambino. È stato terribile. Ho sentito le esplosioni e decine di spari. Il soffitto ha iniziato a crollare, c'era polvere ovunque. Il mio bambino si è aggrappato a me non appena ha sentito spari. Che non si sono fermati per diversi, interminabili, minuti». L'appartamento della donna si trova proprio sotto al quello preso d'assalto dalle forze di sicurezza anti-terrorismo nel quartiere a nord di Parigi. «Ho trascorso 2 ore e 30 minuti a terra prima di poter uscire. La scala è stata distrutta, l'edificio è distrutto, sembra una scena di guerra».



La giovane, come molti altri residenti, sono stati evacuati e sono stati accolti nel Palazzo Comunale. «C'erano proiettili ovunque», ha raccontato ancora la donna con il volto coperto da un velo nero per non rendersi riconoscibile. Una testimonianza che è stata ripresa su twitter dai sostenitori dello Stato Islamico che la hanno identificata, a torto, come la «sorella» che si è fatta esplodere all'inizio dell'assalto. Anche Caterina, 38 anni, che vive a rue de la République, è stata svegliata con i figli dal rumore. «All'inizio ho pensato che fosse solo il solito baccano provocato dai giovani che spesso di notte sfrecciano con le loro auto. Poi però sono risuonati altri scoppi ed esplosioni sempre più forti, tanto che il mio edificio tremava. La polizia ci ha detto dalla strada di chiudere le finestre. Io e i miei due figli di 10 e 12 anni ci siamo barricati in bagno. Quando c'è stata una pausa, ho visto decine di agenti all'ingresso di rue Corbillon. Intorno alle 6 ne sono arrivati altri, poi le esplosioni intorno alle 7:30».



Nicolas, che vive a rue Gabriel Peri, a poche decine di metri dalla scena dell'assalto, ha raccontato di essere stato «svegliato alle 4:30 da cinque esplosioni di granate. Ho subito capito che era legato alle indagini sugli attentati di Parigi. Hanno sparato continuamente almeno dalle 4:30 fino dopo le 5, mentre gli elicotteri illuminavano l'intero quartiere. Si sono sentiti sia colpi di arma da fuoco che esplosioni. Attualmente la situazione è tranquilla, ma sto ancora confinato a casa e non so come andrò a lavorare».



#Parigi, il racconto di una donna sopravvissuta al blitz di stamattina

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 18 novembre 2015





Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Novembre 2015, 16:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA