Papa Francesco al Congresso: "Abolire la pena
di morte". Obama: "Nessun cambiamento"

Francesco: "Abolire la pena di morte". Obama: "Non si cambia"

di Valeria Arnaldi
ROMA - «Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società?». Questo l’interrogativo che papa Francesco ha posto al Congresso degli Stati Uniti a Washington, nel primo discorso tenuto da un pontefice all’assemblea. Poi, ricordando che «purtroppo la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro», Bergoglio ha sollecitato le coscienze degli uomini e l’impegno dei politici: «È nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio delle armi».



Un tema caldo quello delle armi in America e non l’unico argomento “scomodo”, né quello più difficile, scelto dal Papa per rivolgersi alla platea. Parlando di diritti umani e della necessità di rispettarli e tutelarli, il pontefice ha chiesto l’abolizione della pena di morte. Un sollecito che ha fatto calare il gelo in sala, poi smorzato con dei freddi applausi. Sulla stessa linea Obama: «Colpito dalle parole del Papa, ma nessun cambiamento è in vista».



Bergoglio era stato accolto da una vera e propria ovazione dei politici, complice il saluto concepito come un omaggio alla storia e alla realtà del Paese. Ha citato l’Inno americano nel suo incipit, e poi quattro personaggi della storia americana, Abramo Lincoln, per il suo sogno di libertà, Martin Luther King, per l’anelito all’uguaglianza, Dorothy Day, fondatrice del Movimento lavoratori cattolici, per la ricerca di giustizia sociale, e lo scrittore Thomas Merton, per l’apertura a Dio.

«Nonostante la complessità della storia e la realtà della debolezza umana - ha detto Bergoglio - con tutte le loro differenze e i loro limiti, essi sono stati capaci con duro lavoro e sacrificio personale, alcuni a costo della propria vita,di costruire un futuro migliore. Hanno dato forma a valori fondamentali che resteranno per sempre nello spirito del popolo americano». Importanti i richiami a una politica «sana» e, di nuovo, all’emergenza dei migranti, ricordando «noi eravamo stranieri».



Non sono mancate parole sulla famiglia, in vista dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, che chiuderà la sua visita a Filadelfia. «Relazioni fondamentali sono state messe in discussione, come anche la base stessa del matrimonio. Io posso solo riproporre l’importanza della vita familiare». Oggi Bergoglio terrà un discorso al Palazzo di Vetro, a New York, sede delle Nazioni Unite, e poi guiderà un incontro interreligioso a Ground Zero. Sabato e domenica, invece, sarà a Filadelfia, per la messa che concluderà l’Incontro mondiale delle famiglie.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2015, 10:26
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