Papa Francesco in Albania: "La religione vera
è pace, un sacrilegio uccidere in nome di Dio"
di Valeria Arnaldi
Un viaggio lampo, poco più di dieci ore, dal forte significato. In un momento di grande tensione e anche timore per la sua stessa incolumità, a causa delle minacce dello Stato Islamico, il Pontefice ha accusato gli estremisti di travisare la religione, indicando l'Albania come esempio di pacifica convivenza. Durante l'Angelus, poi, si è rivolto ai giovani - «Sappiate dire no all'idolatria del denaro, no alla falsa libertà individualista» – ricordando la necessità di un ruolo per gli anziani nella costruzione di un mondo e un futuro migliori.
Il Papa ha, inoltre, ascoltato le testimonianze di alcuni “martiri” e ha pianto, abbracciando un anziano sacerdote, torturato in lunghi anni di prigionia. «L'Albania è un Paese che ha sofferto tanto – ha detto – ma che poi è riuscito a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 13:07
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