Obama: "Usa in crisi per armi e violenza,
il Congresso è schiavo della Nra" -Foto
Tutti abbiamo una responsabilità e un ruolo da giocare, ha scritto, avvisando che non appoggerà alcun candidato alle presidenziali «che non sostenga una riforma di buon senso sulle armi da fuoco». «Tutti, hanno una responsabilità, compresi i proprietari di armi, aggiunge Obama. E anche l'industria delle armi deve fare la sua parte, mentre fino ad oggi non risponde assolutamente di quello che fa».
Inviti e accuse ribadite nel botta e risposta in diretta tv, dove ha attaccato nuovamente un Congresso «troppo legato a lobby, interessi e denaro» e liquidato la tesi che egli intenda confiscare le armi come un «complotto» fatto circolare per motivi politici o commerciali. «La maggioranza delle persone di questo Paese è più ragionevole della politica di Washington», ha sottolineato, assicurando che «il cerchio si spezzerà quando la Nra non avrà più questa presa sul Congresso».
Un riferimento alla più potente lobby americana delle armi, che ha rifiutato di partecipare all'incontro convinta che si tratti solo di uno spettacolo di pubbliche relazioni orchestrato dalla Casa Bianca. Ma Obama, che ha precisato di non aver mai posseduto un'arma, ha ironizzato sulla scelta di questa associazione che difende il diritto di portare le armi e nello stesso tempo rifiuta di partecipare ad un dibattito su questo tema.
Tra i circa cento ospiti, la moglie di While Kyle, il soldato che ha ispirato il film 'American Sniper', e Jillian Soto, la cui sorella Vittoria è morta nella sparatoria alla scuola Sandy Hook, Connecticut, nel 2012. L'offensiva mediatica di Obama sembra destinata a trasformare la violenza delle armi in uno dei dei temi piu' caldi della campagna elettorale: un primo sondaggio della Cnn dopo l'annuncio della sua svolta sembra incoraggiante per l'inquilino della Casa Bianca, con il 67% degli americani a favore delle sue misure e il 32% contrario.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Gennaio 2016, 11:11
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