"El Chapo" evade dal carcere in Messico:
"È scappato attraverso un tunnel"

"El Chapo" evade dal carcere di massima sicurezza ​in Messico: "È scappato attraverso un tunnel"

di Claudio Fabretti
ROMA - Un’evasione in stile-Alcatraz. Il potente narco-boss Joaquin “Chapo” Guzman è riuscito a fuggire dal blindatissimo carcere messicano di Altiplano, vicino alla città di Toluca.









Un’umiliazione per le autorità del paese, che avevano festeggiato come un trionfo nazionale l'arresto del “Chapo”, avvenuto nel febbraio del 2014, a Mazatlan, dopo una caccia all’uomo durata 13 anni.



Quando gli agenti hanno scoperto che il boss non era in cella, è scattato l'allarme. Il carcere è stato setacciato in ogni angolo, fino alla scoperta fatale: un buco di 50 per 50 centimetri che dal settore delle docce portava a un tunnel un metro e mezzo sotto al pavimento. L'edificio dove si trova il tunnel comunica con un «condotto verticale di dieci metri, che porta a sua volta a un altro passaggio di 1,70 m. di altezza e 70 cm. di larghezza», come ha spiegato Monte Alejandro Rubido, responsabile della sicurezza messicana.



«Da lì si raggiunge un tunnel lungo 1.500 metri costruito in Pvc, forse con ventilazione, luce e con una motocicletta riadattata a trazione su dei binari usata probabilmente per portare via i detriti e trasportare i mezzi impiegati nella fuga. Il condotto - ha aggiunto Rubido - sfocia in un immobile abbandonato nella zona della Colonia Santa Juanita». Nell’area è scattata un'ampia operazione di rastrellamento, alla ricerca dell’evaso.



Noto per la sua brutale violenza, il “Chapo” (tarchiato), 58 anni, è stato incluso dalla rivista Forbes tra gli uomini più ricchi del mondo. Per anni è stato alla guida del temibile cartello narco di Sinaloa. E non è nuovo a clamorose evasioni. Già nel 2001 era riuscito a fuggire da un carcere di massima sicurezza di Jalisco, nascosto in un carrello di panni sporchi della lavanderia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Luglio 2015, 07:16
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