Regeni, l'Egitto: Indagini ancora in corso, pista su criminali non è l'unica
«Il procuratore di Roma ha ricevuto oggi una lunga telefonata dal procuratore generale della Repubblica Araba di Egitto, nel corso della quale è stato informato dello sviluppo delle indagini sulla morte di Giulio Regeni». Lo afferma in una nota Giuseppe Pignatone. Nel corso del colloquio il magistrato egiziano ha «ribadito l'impegno - prosegue la nota - di continuare le indagini in ogni direzione, sino all'accertamento della verità». Secondo indiscrezioni, nel corso della telefonata sarebbe stato ribadito che la pista di una banda di criminali dietro l'omicidio del giovane italiano non è l'unica seguita dagli investigatori egiziani.
In occasione dell'incontro di martedì 5 aprile prossimo tra la polizia di Roma e quella del Cairo per un punto della situazione sul caso Regeni, le autorità egiziane consegneranno tutta la documentazione richiesta dagli inquirenti italiani e quella ulteriormente raccolta, ha confermato al procuratore di Roma il suo omologo egiziano. Nel corso della telefonata odierna Pignatone, nel ribadire l'opinione già espressa la settimana scorsa circa «l'inidoneità delle risultanze finora emerse» per fare chiarezza sull'omicidio del ricercatore universitario friulano, ha tuttavia espresso, stando alle indiscrezioni, apprezzamento per l'impegno mostrato dal procuratore generale d'Egitto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Marzo 2016, 19:32
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