I doppi stipendi degli eurodeputati: fino a 68
attività esterne. Nullatenenti due italiani
Scrive Luigi Offeddu del Corriere della Sera: "Gli eurodeputati lavorano molto, anche fuori dall’Europarlamento... In un anno, 398 eurodeputati messi insieme su un totale di 751 portano a casa dai 5,8 ai 18,3 milioni di euro oltre ai loro salari da parlamentari, soldi guadagnati cioè con attività esterne: consulenze, poltrone in aziende pubbliche e in enti privati, incarichi di ogni genere. Fra loro, 110 precisano nero su bianco che si tratta di attività regolarmente retribuite. Altri hanno gettoni, per esempio dai consigli di qualche azienda, o compensi saltuari. E altri ancora ammettono l’attività ma la classificano come non retribuita". Nathalie Griesbeck, 58 anni, liberaldemocratica del collegio di Metz, dichiara serenamente di svolgere 68 attività esterne, mentre l’italiano Nicola Caputo, Pd dell’Alleanza progressista dei socialisti e democratici, si ferma a 16 incarichi professionali. E ce ne sono tanti altri nelle stesse condizioni per salari che non sono mai inferiori ai 10mila euro al mese.
Per Transparency il 53% degli eurodeputati lavora anche fuori dal Parlamento e la somma totale annua dei salari dei deputati (media mensile 8.020,53 euro) arriva a 72,3 milioni. Non solo tanti soldi, ma anche tante energie forse sprecate in attività che esulano dal mandato elettorale.
In questo contesto, tuttavia, non mancano le eccezioni e rapporti poco trasparenti: 7 eurodeputati (fra cui due italiani, Giulia Moi, grillina dell’Efd, e Daniele Viotti del Pd) hanno presentato dichiarazioni completamente in bianco andando così a far parte dei cosiddetti 'nullatenenti'; e 46 (fra cui Elisabetta Gardini, Ppe/Forza Italia) hanno dichiarato "meno di mille euro lordi al mese nell’ultimo triennio, inclusi 8 membri della legislatura precedente".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Ottobre 2014, 15:26
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