«Capri ha vinto la sua sfida. Certo qualche disagio c'è stato, abbiamo dovuto spostare i pullman dalla piazzetta, si è bloccato dieci minuti il traffico all'arrivo delle delegazioni, ma poca roba, a dimostrazione che quest'isola riesce a sostenere grandi eventi con la massima tranquillità».
Il sindaco di Capri, Marino Lembo, vede positivo, e stila un primo bilancio della tre giorni del G7 sull'isola. «C'era qualcuno - spiega Lembo - che riteneva che questo tipo di eventi a Capri non si potessero tenere, ma non condivido, anzi noi dobbiamo andare oltre il turismo, e dimostrare che possiamo ospitare eventi mondiali. Le presenze sono state discrete - osserva - non ho visto atteggiamenti fuori luogo. Di questo siamo grati al governo e in particolare al ministro Tajani che hanno scelto Capri come luogo del G7 permettendoci di rappresentare la nostra storia, i nostri luoghi meravigliosi, e di offrirci non solo come un simbolo di pace e rifugio per i viaggiatori ma anche come un luogo efficiente. Speriamo in questo senso di aver dato il nostro contributo per un messaggio di pace. Uno dei messaggi è che tutte le delegazioni lasciano l'auto e raggiungono a piedi il Quisisana, immergendosi nella gente ed è un messaggio importante perché dimostra che non sono i sentimenti delle persone a fare la differenza ma la politica. Il messaggio - conclude il primo cittadino caprese - deve essere che devono prevalere non gli interessi dei singoli Stati ma i problemi della gente reale che sono gli stessi in tutto il mondo».
Alla vigilia c'era qualche preoccupazione per l'invasione delle forze dell'ordine sull'isola. Dubbi, alla prova dei fatti, fugati.
«Per questo desidero ringraziare il prefetto e le forze dell'ordine per l'approccio molto soft che hanno tenuto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2024, 20:26
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