Napoli, la svolta di Pasqua: niente agnelli e capretti nelle macellerie
«L'interesse e la sensibilità nei confronti degli animali a cui dobbiamo tanto, sono notevolmente aumentate - spiega l'assessore Gaeta - Vedere oggi capretti ed agnelli scuoiati, con gli occhi vitrei, appesi a testa in giù nelle vetrine delle macellerie è uno spettacolo che a molti fa male e soprattutto ai più piccoli».
«La Pasqua porta con sé questa tradizione alimentare che comporta la macabra usanza dell'esibizione dei corpi degli animali. Una modalità crudele e molto spesso traumatica per grandi e piccoli, costretti loro malgrado a guardare da spettatori passivi. La promozione della salute - aggiunge - è oggi un concetto molto ampio. Gli alimenti devono essere conservati con modalità precise ed inderogabili ma anche la loro esposizione deve rendere sereni il rapporto dei cittadini con il cibo e con gli animali in particolare». «È nei piccoli gesti che si misura la sensibilità di una collettività ed è per questo che questa Amministrazione con un'ordinanza ha vietato l'esposizione delle carcasse intere», conclude
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Marzo 2018, 19:04
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