Un colpo di stato interno al Cremlino per destituire Putin, fermare la guerra e riportare l'equilibrio in Russia. Lo teme lo stesso Zar e lo afferma il giornalista investigativo russo Andrei Soldatov che sostiene come la minaccia che il presidente possa essere rovesciato dai suoi stessi ufficiali e generali è reale.
Un colpo di stato al Cremlino?
Intervenuto a Channel 4 News ha dichiarato che «ora tutto sembra essere possibile» rispondendo alla domanda se il leader del Cremlino potesse essere deposto dai suoi stessi uomini. Il nervosismo di Putin in tal senso si sta mostrando sempre più evidente. Nei giorni scorsi infatti, scontento dell'operato della quinta divisione della Fsb, l'organismo dei servizi incaricati di fornire informazioni sull'invasione, ha deciso di mettere agli arresti domiciliari i suoi dirigenti di spicco, il generale Beseda e il suo vice. La notizia, che non ha ancora avuto alcuna conferma ufficiale, è stata rilanciata dal sito dissidente Meduza. Dopo due settimane di guerra, la tesi dei due analisti è che Putin si sia finalmente reso conto di essere stato semplicemente fuorviato: l'intelligence, temendo di far arrabbiare il leader, gli avrebbe fornito ciò che lui stesso voleva sentire. Quindi i due sarebbero stati fermati per uso improprio dei fondi stanziati per le operazioni, nonché per le scarse informazioni di intelligence.
«Putin è ben addestrato»
Sul tema del colpo di stato interno Soldatov ha confermato come esista questa ipotesi anche se «dobbiamo ricordare che Putin è un ufficiale del Kgb addestrato. È ben consapevole dei rischi per la sua sicurezza personale e non ha uno ma due servizi di sicurezza. Spesso afferma di essere a conoscenza di 12 o 13 minacce di attentati alla sua vita.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Marzo 2022, 00:29
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