L'azienda parla solo di «morte improvvisa», i media di apparente «suicidio» con il cadavere trovato impiccato nel bagno del suo ufficio. Vitaly Robertus, vicepresidente della Lukoil, allunga la lista dei funzionari e manager scomparsi misteriosamente in Russia. E le circostanze della sua morte accendono nuovi sospetti per il quarto alto dirigente del colosso petrolifero russo deceduto in meno di due anni.
Lukoil, morto il vicepresidente
Robertus, 54 anni, ha lavorato alla Lukoil per 30 anni «conquistando il rispetto dei suoi colleghi non solo nell'azienda, ma anche nell'intero settore», scrive l'azienda nell'annunciare la sua morte. «Nella nostra memoria rimarrà un leader di talento, una persona versatile e un compagno comprensivo». Ma con il passare delle ore, le comunicazioni di rito hanno lasciato spazio a inquietanti dettagli: Robertus è stato trovato morto impiccato nel bagno del suo ufficio, hanno scritto diversi canali Telegram russi tra cui Astra e Baza, media vicino ai servizi di sicurezza di Mosca. «Poco prima della sua morte, Robertus si è lamentato della sua salute e ha chiesto delle pillole per la testa, dopodiché si è recato nel suo ufficio. Per diverse ore non è uscito e non ha risposto al telefono, così i dipendenti hanno deciso di entrare e hanno scoperto il corpo. Il top manager si è suicidato ed è morto di asfissia», ricostruisce il canale social.
Vitaly Robertus, the vice president of the Russian oil giant Lukoil, has died. The cause of death is unknown.
— Euromaidan Press (@EuromaidanPress) March 13, 2024
However, according to sources in 🇺🇦 intel services cited by RBC-Ukraine, he may have been killed in a drone attack on Lukoil's refinery in Nizhny Novgorod Oblast. pic.twitter.com/KU2dUBzwIX
Robertus è il quarto top manager della Lukoil a morire negli ultimi due anni, dopo che nel marzo 2022 l'azienda criticò pubblicamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 20:32
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