L'allarme in Francia era stato lanciato poche settimane fa: la bronchiolite, che di solito colpisce i bambini con meno di due anni, quest'inverno potrebbe essere più dura del solito perché le misure anti Covid ne hanno finora bloccato la diffusione. E puntuale è arrivata la conferma: ora che l'uso delle mascherine e il distanziamento non vengono rispettati come durante il lockdown, la tanto temuta bronchiolite è arrivata in Francia con qualche settimana di anticipo e gli ospedali e i pediatri sono già sotto pressione. In attesa dell'inverno e del freddo si tratta di un brutto segnale anche per gli altri Paesi europei, Italia compresa.
Epidemia di bronchiolite: anche l'Italia trema
«La prossima epidemia di bronchiolite potrebbe essere più diffusa del solito» aveva avvertito il Consiglio scientifico, cioè l'organismo tecnico e di consulenza del governo francese che aveva anche rilevato un «significativo deficit di immunità collettiva per i bambini nati dopo marzo 2020». Questo perché lo scorso inverno le misure anti Covid avevano contrastato anche altri tipi di virus come l'Rsv, il virus respiratorio sinciziale che causa la bronchiolite. E poiché i bambini si erano ammalati di meno si temeva che avessero anche sviluppato meno immunità. Potremmo trovarci insomma di fronte a una crescita del rischio «di malattie associate all'Rsv nei neonati e nei bambini piccoli proprio a causa dei bassi livelli di esposizione al virus l'anno scorso» aveva spiegato la Società spagnola di neonatologia. Un allarme basato anche su numeri poco rassicuranti: fino al 3 ottobre scorso le visite al pronto soccorso per bronchiolite di bambini con meno di 2 anni erano state più di 1.200 e in oltre 400 casi si era reso necessario il ricovero ospedaliero, contro le 700 visite e i 300 ricoveri registrati di solito nello stesso periodo di un anno normale.
Diffusione anticipata
L'allarme si sta dunque trasformando in realtà già in questi giorni.
Ospedali colti di sorpresa
Non essendoci precedenti, tutte le previsioni potrebbero rivelarsi azzardate. Ma è certo che la bronchiolite ha colto di sorpresa le strutture sanitarie messe già a dura prova dall'emergenza Covid e dalla carenza di infermieri. Il timore è che quest'anno il picco della diffusione dell'Rsv raggiunga o superi i livelli registrati nel 2019, quando i posti letto furono insufficienti in molti ospedali.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Ottobre 2021, 13:05
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