Dopo la margherita di Guru, arriva Valvola: il ritorno alla moda di Matteo Cambi
Quando registrò il marchio Guru, Cambi aveva poco più di vent’anni. Era la fine degli anni Novanta e le sue magliette ebbero successo anche grazie a testimonial quali calciatori e modelle. Nel 2003 ne vendette più di tre milioni, nel 2005 Guru diventò lo sponsor Renault e nello stesso anno il carpigiano ricevette il premio come Giovane imprenditore della moda. Dall’apice del successo Cambi rotolò verso un tracollo che lo portò ad essere arrestato, nel 2008, con l’accusa di bancarotta fraudolenta: il tribunale di Parma dichiarò il fallimento della società per un buco di bilancio di 62 milioni di euro. Fu condannato a quattro anni, pena che il tribunale di Bologna dichiarò estinta nel 2016. Archiviata la condanna e la dipendenza dalla cocaina, che Cambi ha raccontato nel libro autobiografico “Margherita di spine”, partecipò al reality L’isola dei famosi ma dopo poco tempo si ritirò e iniziò a lavorare per tornare nel mondo della moda.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Febbraio 2020, 17:54