Quella borsa sarà davvero firmata? Nasce la piattaforma per certificare l'autenticità del lusso
Da Gucci a Balenciaga ecco quali sono i capi (usati) più desiderati online
In pratica, consentirà di autocertificare ogni singolo lotto da parte dei produttori, utilizzando diverse tecnologie, dall'IoT alla Blockchain, permettendo a brand e clienti di monitorare l'intero ciclo di vita del prodotto. I consumatori potranno non solo conoscere la provenienza dei capi, ma anche avere informazioni sulla materia prima utilizzata, sulla sostenibilità etica del lavoro e sull'impatto ambientale e sociale.
A fronte di sistemi di certificazione che ad oggi «sono inadeguati», secondo il Ceo di Temera, leader nel mercato delle soluzioni IoT nella industry del lusso, Arcangelo D'Onofrio, Virgo «è in grado di aumentare la fiducia del consumatore verso il brand, mettendo in chiaro tutti gli elementi di valore, nel rispetto dei principi di trasparenza, sostenibilità etica e ambientale, benessere animale e qualità di materie prime e lavorazioni.» L'obiettivo è quello di creare una sorta di «impronte digitali» per ogni prodotto, spiega Davide Baldi, Ceo di Luxochain, società svizzera che fornisce servizi basati su blockchain alle aziende del lusso e della moda. «Con il nostro sistema, disponibile per Ios e Android, qualsiasi acquirente, può verificare prima, con il proprio smartphone, l'autenticità di ogni prodotto on-line, nel negozio fisico, o nel crescente second-hand market, e ricevere il corrispettivo certificato di autenticità e proprietà, registrato in blockchain, al momento dell'acquisto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 12:51
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