Ponza, gli sbarchi della discordia
di Giovanni Del Giaccio
Nessun divieto assoluto, quindi, ma lo scontro a distanza è assicurato. Mentre il sindaco, Francesco Ferraiuolo, spiega che l'iniziativa di misurare la temperatura «scaturisce da un protocollo condiviso con l'Asl di Latina. L'ordinanza non fa altro che assolvere a questa incombenza». E sugli sbarchi di chi è su unità da diporto? «Si può scendere negli orari previsti per qualsiasi altra incombenza come fare la spesa, andare al ristorante, al bar, fare shopping. Solo se la temperatura sarà superiore a 37,5 gradi sarà vietato lo sbarco». Finora, spiegano dall'Italpol, non è mai accaduto. « Il vero problema non è il boom di turisti - dice Danilo D'Amico, giovane esponente di Fratelli d'Italia - ma il ritardo con cui l'amministrazione ha affrontato tutta la questione fine lockdown. Se si fosse intervenuti in tempo, non saremmo in questa situazione assurda e confusionaria, già in molti i diportisti e i velisti hanno scritto protestando contro questo provvedimento. Per non parlare dei commercianti isolani che ne subiscono, e subiranno, il danno dalla cattiva pubblicità che ne deriva».
Non ha dubbi Umberto De Maio, di Ciccio Nero: «Mettessero in campo gli strumenti reali per evitare assembramenti , colpendo le strutture che non si attengono alle normative, senza penalizzare una intera isola , e nella fattispecie il mondo della nautica in genere , che rappresenta una fetta importante dell'economia locale».
Il sindaco non ha dubbi: «Lamentele solo da chi non ha capito il senso dell'ordinanza. La maggior parte ha capito perfettamente. Nessuno vuole cacciare nessuno. Solo qualche precauzione, i ristretti spazi viari dell'isola, a fronte del passaggio dei tantissimi turisti, inducono talvolta fisicamente e inavvertitamente il formarsi di un assembramento spontaneo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2020, 11:20
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