Moria del kiwi in provincia di Latina, governo pronto a varare lo stato di calamità. Mistero sulle cause

L’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Righini annuncia: «Il provvedimento in Consiglio dei ministri a giorni»

Moria del kiwi in provincia di Latina, governo pronto a varare lo stato di calamità. Mistero sulle cause

di Stefano Cortelletti

Il Consiglio dei ministri decreterà nei prossimi giorni il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la moria del kiwi in provincia di Latina. Lo ha annunciato l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini aprendo la 37esima edizione della Mostra Agricola Campoverde, la fiera nazionale dell'agricoltura che si svolgerà fino al 1° maggio nell'area fieristica di Aprilia sulla Pontina a Campoverde sud.

«Il territorio pontino è fatto di eccellenze assolute e autentici protagonisti che meritavano questo sostegno, atteso da qualche anno, e che fino a oggi non avevano ricevuto il giusto riconoscimento», ha detto l'assessore Righini, ricordando che Aprilia è stato il primo Comune a deliberare la richiesta dello stato di calamità naturale per il kiwi, insieme agli altri Comuni del territorio, tra cui Cisterna, Latina, Sermoneta, Cori, Sabaudia.

La moria si manifesta con la perdita di tutte le foglie che, nel periodo estivo, compare in diverse piante o nell’intera superficie del frutteto e porta alla morte della pianta senza possibilità di poterla recuperare, nel corso di uno/due anni dall’inizio della sua manifestazione. Nonostante gli studi, le cause non sono state ancora completamente accertate ma si tratta di una calamità multifattoriale: agenti patogeni, gestione dell’umidità del terreno, cambiamenti climatici.

Oggi, la moria del kiwi riguarda tutte le varietà coltivate, polpa verde e polpa gialla in primis. Il Lazio con circa 10.000 ettari di superfici coltivate a kiwi è la Regione che ha perso maggiormente superficie produttiva, circa 4.000 ettari stando ai dati del Centro Servizi Ortofrutticoli. Il dato su Cisterna, dove si concentra quasi l’80% della produzione regionale è più grave: le perdite sono di almeno il 60% del raccolto. Ad Aprilia ci sono 3mila ettari coltivati a kiwi.

Se il kiwi nel Lazio produceva 1,4 milioni di kiwi con un ritorno economico di 280 milioni e 140.000 giornate lavorative, nel 2022 la produzione è scesa a 560 mila quintali e 112 milioni di euro, con 84.000 giornate di lavoro perse.

Non ci sono ancora dati disponibili relativi al 2023, ma la tendenza è quella di un peggioramento della situazione. Gli unici strumenti a disposizione per i coltivatori sono due portinnesti, il “Bounty 71” e il “Sim 1”, ma sono ancora in via di sperimentazione.

«Nelle prossime ore ci sarà questo importante provvedimento in materia di agricoltura che consentirà di tirare un sospiro di sollievo a chi ha investito risorse importanti», ha aggiunto Righini. «Agli agricoltori va il nostro ringraziamento per l'attività straordinaria che continuano a svolgere: la Regione Lazio, così come il governo nazionale, è al fianco degli agricoltori e lo dimostra con il sostegno costante al comparto, fatto anche di misure straordinarie».

La Regione ha risposto agli Sos dei coltivatori chiedendo al ministero dell’Agricoltura l’approvazione della proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalla moria che per il solo 2023 ammontano a oltre 215 milioni di euro. Per i Comuni della Provincia di Roma è stato stimato un danno complessivo di 50.038.560 di euro e di 10.306.000 alle strutture aziendali. Per la provincia di Latina, nei Comuni interessati i danni alle produzioni agricole sono stati valutati in 113.103.000 di euro mentre i danni alle strutture aziendali ammontano a 41.819.539 euro. Una moria, dunque, che pesa parecchio al mondo produttivo e che al consumatore si traduce in una spesa senza gli ormai tradizionali kiwi prodotti nella regione e con una necessità: l’aumento delle quote importate dall’estero.

Il Lazio è la prima regione in Italia per produzione di kiwi con il 33%, mentre l’Italia è il terzo produttore mondiale dopo Cina e Nuova Zelanda. Dal 2004 il kiwi pontino è tutelato dalla denominazione Kiwi di Latina Igp, che si ottiene soltanto da piante della varietà Hayward della Actinidia Deliciosa.


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Aprile 2024, 04:10
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