La Mole si colora di granata per ricordare la scomparsa del Grande Torino

La squadra del Torino perì nella tragedia di Superga il 4 maggio 1949: stava rientrando in aereo da una trasferta in Portogallo. Le vittime furono 31. L'incidente segnò la fine di una delle squadre più forti di tutti i tempi

La Mole si colora di granata per ricordare la scomparsa del Grande Torino

Dal Filadelfia a Superga alla Mole granata, il ricordo del Grande Torino a 74 anni dalla tragedia è passato in tutta la città. E, da oggi, c'è un giardino in più dedicato agli Invincibili: in piazza Galimberti, infatti, è stato inaugurato il Parco Valentino Mazzola. «È intitolato al Capitano, ma racchiude i valori di tutta quella squadra alla quale dobbiamo ispirarci ancora oggi» le parole del presidente Urbano Cairo, presente all'evento insieme al dt granata Davide Vagnati e al sindaco Stefano Lo Russo.

«Il Grande Torino rappresentava l'orgoglio di non mollare mai e di rinascita, proprio come la nostra città» ha dichiarato il primo cittadino. «Se siamo qui a ricordare ancora oggi il Grande Torino - ha sottolineato il patron granata Urbano Cairo - è perché ha lasciato nel cuore di tutti qualcosa di veramente speciale, per come erano straordinari, leali e sportivi e per come hanno rappresentato l'Italia in un momento difficile, quello della ricostruzione. Hanno rappresentato la rinascita dell'Italia». Il vero protagonista del 4 maggio non poteva che essere il popolo granata, presente in massa ai vari appuntamenti: un migliaio al Parco Mazzola, un altro bagno di folla al Filadelfia per l'allenamento a porte aperte. «Nel cuore e nella memoria, la Leggenda vive!» lo striscione affisso nel quartier generale che ha accolto la squadra al rientro dalla vittoria di Genova.

Tutti a Superga per la messa

Poi tutti al colle, a Superga, dove don Riccardo Robella ha ricordato i valori degli Invincibili durante l'omelia in basilica e Buongiorno, capitano dell'attuale Torino, ha vissuto l'emozione di leggere i nomi di fronte alla lapide.

Tanta commozione e un silenzio quasi surreale, mentre la squadra sogna un finale di campionato da protagonista. «Abbiamo quattro punti in più rispetto all'anno scorso e ci sono cinque partite da giocare - il bilancio del presidente Cairo - siamo a lì a giocarci tutto: cerchiamo di fare il massimo, vogliamo è arrivare il più in alto possibile e migliorare la posizione della scorsa stagione». Poi, in estate, si penserà a blindare i pezzi pregiati: «Schuurs è stato un'intuizione di Vagnati e sta facendo molto bene, l'obiettivo è tenerlo con noi e vedremo come andrà il mercato - dice il patron sul futuro dell'olandese - e poi mi piacerebbe un Toro più italiano: ci saranno nuove regole per la Primavera, noi a Genova avevamo in campo Buongiorno, Ricci e Pellegri».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Maggio 2023, 20:19
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