Yes al Parco della Musica: "I fan italiani i più affettuosi, scegliete un brano e lo suoneremo"

Yes al Parco della Musica: "I fan italiani i più affettuosi, scegliete un brano e lo suoneremo"

di Tiziana Boldrini
Chi dice Yes dice leggenda. Tra le pietre miliari del progressive rock mondiale, la band inglese, tornata sulle scene nel 2014 con l'album Heaven&Heart, atterra in Italia per la prima volta dopo la reunion, in occasione delle uniche tre date del nuovo tour che, questa sera, debutterà all'Auditorium.

Dopo vari mutamenti nella formazione, il fondatore Jon Anderson, alla voce, e gli altri due storici componenti Trevor Rabin, a voce e chitarra, e Rick Wakeman alle tastiere - sul palco insieme a Lee Pomeroy al basso e Louis Molino III alla batteria - ripercorreranno una carriera quasi cinquantennale con i brani di dischi che hanno fatto la storia del gruppo. Da The Yes album e Fragile a Close to the edge, Relayer, Tales from topographic oceans e Going for the one. In scaletta, quindi, oltre al singolo di successo internazionale Owner of a lonely heart, incluso nell'album 90125 datato 1983, ci saranno Roundabout, Perpetual change, Awaken, Long distance runaround, Leaves of green, Ritual, Machine Messiah, White car, Tempus fugit e Run through the light.

«Per i nostri show italiani - ha detto Anderson - i fan possono aspettarsi una grande celebrazione della musica degli Yes negli anni, nominate una canzone e noi la suoneremo!». I tre, da qualche anno nella Rock and Roll Hall of Fame, hanno una predilezione per il Belpaese: «L'Italia è un posto meraviglioso per esibirsi - ha dichiarato Rick Wakeman - gli italiani amano la musica e sono aperti a generi diversi, hanno una grande conoscenza». Una passione profonda confermata anche da Trevor Rabin: «Dell'Italia ricordo il pubblico e il suo incredibile calore. A Roma ho trovato quello più rumoroso e affettuoso di sempre, non vedo l'ora di tornare a esibirmi lì».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Luglio 2017, 09:29
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